La Commissione lavoro si attende il sostegno dell'Inps negli sforzi volti a flessibilizzare il sistema previdenziale italiano e le attuali regole di uscita dal lavoro. Lo afferma l'On. Cesare Damiano, commentando la recente proposta di prepensionamento avanzata da Tito Boeri e per molti versi similare a quella già depositata alla Camera (cofirmata dagli On. Damiano, Baretta e Gnecchi). Nella pratica, confrontando le due proposte, il Parlamentare ha parlato di "differenze minime" e riferibili solo ad evidenze di tipo "quantitativo", riguardanti il criterio contributivo e la penalizzazione applicata per ogni annualità mancante rispetto alla normativa attualmente in vigore.

La battaglia per la flessibilità previdenziale resta comunque una priorità per la Commissione lavoro alla Camera, con l'obiettivo di poter inserire il provvedimento all'interno della prossima legge di stabilità.

Riforma pensioni e anticipate: le differenze tra la quota 97 e la proposta Boeri

Entrando nel merito della vicenda, le due proposte si differenziano prima di tutto per l'età di accesso alla pensione. Il Ddl depositato presso la Commissione lavoro alla Camera offre infatti la possibilità di uscire dal lavoro raggiunti i 62 anni di età, mentre l'ipotesi avanzata da Boeri permette l'ingresso nelle tutele Inps a partire dai 63 anni. L'annualità in meno è però compensata da un minore onere contributivo, visto che il tecnico suggerisce di rendere disponibile l'opzione già a partire dai 20 anni di versamenti.

La quota 97 innalza invece questa asticella a 35 anni di contribuzione. Infine, differenze quantitative sussistono anche sull'eventuale penalizzazione, poiché quella prevista dall'ipotesi Damiano arriva ad un massimo dell'8% (2% per 4 anni), mentre l'ipotesi Boeri prevede una penalità massima del 9% (3% per 3 anni).

Pensioni flessibili, anche i sindacati si muovo per ribadire l'importanza di un intervento

Nel frattempo anche le parti sociali si sono attivate per fare pressing sul Governo e chiedere l'avvio di un tavolo negoziale sulla flessibilità in uscita dal lavoro. Dopo la creazione di una piattaforma unitaria dedicata allo scopo, avvenuta nello scorso dicembre 2015, è prevista per il prossimo 2 aprile la prima mobilitazione sindacaledi protesta.

Una presa di posizione che ha ricevuto l'apprezzamento dello stesso On. Damiano: "è importante la scelta fatta da Cgil, Cisl e Uil di tenere una manifestazione in ogni regione d'Italia sulla previdenza".

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