Mentre proseguono le discussioni in Commissione lavoro alla Camera sulla riforma delle Pensioni, arrivano nuove dichiarazioni del Presidente Inps Boeri in merito alprogetto di flessibilità inviato al Governo negli scorsi mesi. Come abbiamo riportato in un nostro recente articolo, le due proposte di flessibilizzazione dei criteri di quiescenza attualmente in vigore corrono su binari paralleli, seppure con differenze sostanziali. L'idea dell'economista alla guida dell'istituto di previdenza pubblica consiste nel garantire un meccanismo di prepensionamento con tre anni di anticipazione ed alcune clausole di salvaguardia in favore dei lavoratori precoci.
Nella pratica, se la misura proposta entrasse in vigore si potrebbe ottenere il pensionamento al raggiungimento dei 63 anni e 7 mesi di età anagrafica, unitamente all'acquisizione di 20 anni di versamenti. Il vantaggio rispetto alla proposta della quota 97 risiederebbe proprio negli anni di contributi (15 in meno), seppure vi è da tenere conto che con la proposta parlamentare l'anticipazione anagrafica prevede di garantire l'uscita un anno prima.
Riforma delle pensioni, ecco come dovrebbe funzionare la proposta Boeri
Fermo restando i criteri appena esposti, la proposta Boeri prevede però di fissare anche un limite all'importo di base da percepire per poter fruire del pensionamento anticipato, con l'obiettivo di non ampliare l'area di povertà in età avanzata.
Di fatto, al fine di ottenere la quiescenza, l'assegno previdenziale dovrà essere superiore a tre volte quello sociale (circa 1.500 euro al mese), un importo che però non appare scontato per chi non ha accumulato molti anni in più dei requisiti contributivi minimi (a meno di aver avuto stipendi elevati). Altro punto da tenere presente è la penalizzazione del futuro assegno erogato, stimata in circa il 3% all'anno (con un cap massimo del 9%).
Una misura che comunque appare meno penalizzante del ricalcolo contributivo puro ipotizzato conaltre iniziative similaririsalenti al 2015.
Pensioni anticipate 2016, nella bozza prevista una tutela specifica per i lavoratori precoci
Per quanto concerne invece la situazione dei lavoratori precoci, è prevista l'attivazione di una specifica garanzia a tutela della particolare situazione nella quale si trovano coinvolti.
L'idea è di agevolare chi ha attivato una posizione contributiva presso l'Inps prima del raggiungimento dei 18 anni d'età, permettendo di ottenere la quiescenza sgravati dalla penalizzazione sull'assegno erogato e senza dover sottostare ai prossimiadeguamenti relativi al calcolo dell'aspettativa di vita.
E voi, cosa pensate delle ipotesi suggerite da Boeri per l'avvio della flessibilità previdenziale? Restiamo in attesa di conoscere la vostra opinione in merito tramite l'aggiunta di un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere tutte le prossime notizie di aggiornamento sul tema della riforma pensionistica vi suggeriamo di utilizzare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.