"Le ipotesi circolate in questi giorni sulla possibile introduzione di una flessibilità di accesso alla pensione con una penalizzazione del 3% per ogni anno di anticipo comporterebbero un costo troppo alto per i lavoratori". Lo afferma Domenico Proietti, in rappresentanza degli iscritti all'Unione Generale del lavoro. Secondo il sindacalista, qualora questa ipotesi venisseadottata, i potenziali fruitori con reddito basso ne risulterebbero colpiti in modo maggiore, con effetti gravosi sull'entità del futuro assegno. Basti pensare che una persona con una pensione da 1500 € (lordi) al mese dovrebbe sopportare una penalizzazione di ben 135 euro.
"La Uil è contraria ad una flessibilità costruita sulle spalle dei lavoratori", ha affermato Proietti, evidenziando come quest'ultimi siano stati già colpiti duramente dalle recenti riforme pensionistiche.
Riforma pensioni e proposta Boeri: ecco il nodo del contendere
Stante la situazione, il sindacato ha eseguito delle proiezioni di approfondimento sulla proposta di flessibilizzazione dei criteri di pensionamento avanzata dal Presidente Inps Boeri. Ricordiamo che l'ipotesi prevede la flessibilità in uscita a partire dai 63 anni e 7 mesi di età anagrafica, accettando però una penalizzazione del 3% per ogni anno mancante rispetto ai requisiti di quiescenza della legga Fornero attualmente in vigore.
Per effettuare i propri calcoli, l'ufficio studi della Uil ha preso in riferimento 3 diverse tipologie di lavoratori, da tre a sette volte la pensione sociale. Secondo gli scenari elaborati, nel caso delle 1500 euro il lavoratore dovrebbe sopportare una decurtazione superiore alle 1750 euro annue per il resto della propria vita.
Cifra che può salire fino a oltre 4000 euro l'anno per coloro che percepiscono una mensilità di circa 3500 euro al mese. Risultati che secondo il sindacato renderebbero eccessivamente gravosa l'ipotesi dell'uscita anticipata per il lavoratore.
E voi, cosa pensate in merito ai calcoli svolti dai sindacati riguardo la nuova proposta di pensionamento flessibile avanzata dal Presidente Inps Tito Boeri?
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