Unnuovo intervento del Presidente Inps Tito Boeri torna a scuotere il dibattito sul tema delle pensioni flessibili, concretizzando l'ennesima richiesta di riforma all'indirizzo del Governo Renzi. Nella parole del tecnico si ritrovano ancora una volta dei richiami all'apertura dei requisiti di quiescenzae alla necessità di ripensare il sistema, dando il viaa "norme che prevedano flessibilità nell'uscita dal mondo del lavoro". L'intervento dell'economista sottolinea quindi la necessità di correggere la Riforma Fornero del 2011, soprattutto in merito alla rigidità dei requisii anagrafici e contributivi di pensionamento, indicando l'avvio di un meccanismo di flessibilità come qualcosa che va fatto con urgenza.

Per Boeri lanuova riforma "va discussasubito;la situazione va sbloccata ora", perché l''ipotesi andrebbe non solo in favore dei pensionandi, ma anche dei giovani rimasti bloccati nello stallo generazione e nello stop al naturale ricambio tra i lavoratori. Un problema definito come "serissimo" per chi deve entrare nel mercato del lavoro.

Pensioni 2016: flessibilità Inps resta un nododa risolvere

Secondo le ultime elaborazioni, proprio il mix del blocco alle uscite lavorative e della negativa congiuntura economica avrebbe creato i presupposti per una forte riduzione dell'assunzione di giovani lavoratori. Per ovviare al proseguimento di questo scenario, già nello scorso anno Boeri avevainviato al Governo una proposta di flessibilità previdenziale, che però sarebbe stata rimandata al prossimo anno.

L'idea di Boeri era di aprire alla pensione anticipata già a partire dai 63 anni e 7 mesi di età, avendo accumulato i 20 anni di contribuzione con una piccola penalizzazione dell'assegno, a patto che si abbia raggiunto un importo di circa due volte la pensione sociale. In alternativa, per chi perdesse il lavoro dai 55 anni di età andrebbe previsto un reddito di sostegno per l'inclusione attiva, in aggiunta ai benefici di welfare già presenti nel nostro ordinamento.

Mentre particolari agevolazioni sarebbero previste anche per i precoci, che potrebbero evitare il limite di reddito qualora abbiamo versamenti risalenti a prima della maggiore età.

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