Scaduti i termini il 30 marzo 2016 per la presentazione della domanda al prossimo concorso nella Scuola, molte dellecritichevanno alle nuove classi di concorso varate con decreto nello scorso febbraio. Per l'insegnamento nella scuola, secondo quanto previsto dalla legge sulla Buona scuola del 2015, occorrerà superare il concorso, ma a parteciparvi saranno solo i docenti abilitati o che abbiano superato il Tirocinio formativo attivo (Tfa) o i Percorsi abilitanti speciali (Pas). Tuttavia, tali abilitazioni lasciano qualche dubbio soprattutto per la non congruenza dei percorsi di studio universitari e le possibili cattedre alle quali si può ambire.

Eppure la riforma delle classi di concorso doveva favorire proprio questo connubio: razionalizzare le materie e allineare le discipline ai nuovi percorsi universitari. Ma, in realtà, le cose non stanno andando proprio seguendo le attese.

Riforma classi di concorso: le incongruenze in italiano e latino

Infatti, sono pronti tantissimi ricorsi che potrebbero causare reali problemi per il rispetto deitermini previsti per lo svolgimento del concorso 2016. Anche perchéda più parti fanno notare i paradossi delle classi di concorso: dapprima le incongruenze dell'insegnamento delle materie letterarie (italiano e latino) al liceo alle quali potranno avere accesso anche i laureati in Scienze della conservazione dei beni culturali, il cui percorso di studi è basato principalmente su materie scientifiche.

Poi il paradosso dell'insegnamento della matematica e delle scienze a chi ha conseguito la laurea in Scienze della nutrizione ed ai laureati in Architettura del paesaggio.

Classi di concorso 2016: i paradossi dell'insegnamento al liceo artistico

Infine, l'ultimo paradosso riguarda l'indirizzo audiovisivo e multimediale al liceo artistico: infatti, saranno ammessi ad insegnare questa disciplina sia gli ingegneri ad indirizzo edile che i laureati in Architettura del paesaggio.

Mentre ne rimarrà fuori chi proviene da Scienze dello spettacolo o chi ha ottenuto il titolo all'Accademia delle nuove tecnologie. Entrambi i canali sarebbero stati più indicati per questo insegnamento. Infine, al liceo artistico è previsto l'insegnamento del design industriale, mala riformanon ha contemplato una classe di concorso apposita per questa disciplina.