La situazione per i docenti precari diventa giorno dopo giorno più problematica e non fa altro che peggiorare. In particolare per i PAS (Percorsi Abilitanti Speciali)il concorso Scuola rappresenta un'ancora di salvezza. Ma dopo la decisione del Miur di non ammetterli all'internodel concorso per loro la questione sembra non presentare via d'uscita. A lungo hanno lamentato una disparità di trattamento tra loro ed i colleghi TFA (Tirocinio Formativi Abilitanti) ed a lungo hanno invocato un intervento. L'intervento è arrivato, in maniera molto tardiva, dal senatore Pd Scalia che ha chiesto un incontro con il ministro dell'istruzione Giannini.
I PAS lamentano non solo di avere ricevuto un trattamento iniquo ma anche di avere subito una beffa. Ora si ritrovano ad essere esclusi ed invocano giustizia a gran voce.
PAS: un percorso formativo di II° livello?
I PAS si trovano avere una situazione di grande avversità:dopo avere lavorato per anni negli istituti scolastici ed avere dimostrato di possedere competente valide, arricchite con anni di esperienza, si vedono sottratto il diritto di potere partecipare al concorso. In realtà va fatta una doverosa opera di precisazione: pur essendo entrambi i percorsi assolutamente validi ed in grado di conferire una formazione completa per lavorare all'interno degli istituti scolastici, va precisato che i PAS posseggono requisiti degni di nota.
Chi ha avuto accesso al PAS ha dovuto avere come requisito imprescindibile l'avere al proprio attivo 36 mesi di servizio. Non da meno gli appartenenti a questa categoria hanno dovuto sostenere ben 18 esami: 9 scritti e 9 orali. Infine, essi hanno dovuto preparare una tesi ed esplicarne il contenuto ad un funzionario del Miur per potere ricevere il titolo di PAS. Dopo avere sostenuto una trafila così lunga sembra davvero inconcepibile che essi non possano essere ritenuti sufficientemente competenti nel svolgere il proprio ruolo.