Vi abbiamo parlato, nella giornata di oggi, venerdì 18 marzo, dell'interrogazione parlamentare attraverso la quale il senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia chiedeva al Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini di assumere direttamente, attraverso un apposito canale, i docenti abilitati TFA.

Ultime news scuola, venerdì 18 marzo 2016: Silvia Chimienti attacca il senatore Francesco Scalia

La presa di posizione dell'esponente della maggioranza non è piaciuta affatto all'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle: la deputata 'grillina' ha 'dedicato' a Scalia, se possiamo usare questa espressione, un post su Facebook, nel quale ha attacca duramente il pieddino.

'Senatore Scalia, con che faccia?' esordisce Silvia Chimienti, esortando i lettori a riflettere e ad 'aprire gli occhi', visto che lo stesso Scalia, il 25 giugno 2015, fu tra coloro che sottoscrissero il provvedimento che costringerà proprio i tieffini a giocarsi il tutto per tutto nel prossimo concorso.

M5S, Chimienti: 'Vogliono dividere i docenti, non abbocchiamo più'

E proprio adesso il senatore, che tra l'altro non si è mai occupato di Scuola fino ad ora, se ne esce con un'interrogazione attraverso la quale chiede al governo (e dunque anche a se stesso) di tornare sui propri passi? L'onorevole Silvia Chimienti ha spiegato che la suddetta interrogazione è soltanto 'fumo negli occhi' perchè il senatore sa benissimo che non si può più tornare indietro, che ormai è troppo tardi.

L'obiettivo del Pd, tramite il 'prestanome' Scalia, sarebbe quello di portare a casa un po' di voti in vista delle prossime elezioni amministrative: questo perchè i docenti hanno capito che votare PD significherebbe votare la riforma Buona Scuola.

Dunque, il motivo di questa interrogazione sarebbe solo ed esclusivamente politico, ovvero quello di 'raccattare' qualche voto in vista della prossima consultazione: 'Vogliono creare dei bacini elettorali, vogliono dividere i docenti: lo fanno da sempre - ha concluso l'onorevole Chimienti - per favore non abbocchiamo più! Tutti gli abilitati hanno diritto all'immissione in ruolo: dobbiamo restare forti ed uniti per ciò che accadrà dopo il concorso'.