L'organizzazione del concorso scuola 2016 si complica ogni giorno di più: quasi tutte le regioni d'Italia hanno riaperto i termini per fare domanda per entrare nelle Commissioni che dovranno giudicare i circa 160mila candidati. Il reperimento dei commissari e dei presidenti di commissione sta diventando sempre più difficile e la notizia più importante di oggi riguarda sicuramente il duro comunicato che un nutrito gruppo di dirigenti scolastici siciliani ha emanato per spiegare le motivazioni per cui in Sicilia non si darà la disponibilità a partecipare alle procedure concorsuali.

Proprio nella giornata di ieri, Matteo Renzi aveva aperto alla possibilità di accrescere i compensi che sono considerati da più parti irrisori, anche se è probabile che il 'boicottaggio' rappresenti anche una forma di solidarietà nei confronti di colleghi preparati e che lavorano da anni nella Scuola e che, nonostante ciò, sono costretti a sottoporsi al concorso, con il rischio di rimanere fuori dopo aver portato avanti la scuola italiana in uno dei suoi momenti più bui. Insomma, la sensazione è che il 'boicottaggio' si stia estendendo in tutte le regioni.

Il documento 'siciliano' e il concorso scuola 2016

Il documento emanato dai dirigenti scolastici siciliani rappresenta una presa di posizione molto netta contro il concorso scuola 2016e un'organizzazione che lede la dignità del personale scolastico.

Le motivazioni sono molteplici: innanzitutto, il governo pretende alta professionalità ma contemporaneamente non prevede alcun esonero dal servizio, per cui risulterebbe praticamente impossibile ottemperare ai propri compiti (sia quello di dirigente scolastico sia quello di presidente di commissione) appunto in maniera professionale; il secondo punto riguarda quella che da più parti è stata considerata un'offesa alla dignità dei docenti e dei dirigenti scolastici: attraverso un calcolo dei compensi e delle ore che si impegneranno nelle attività del concorso, un Presidente di Commissione sarà pagato circa 60 centesimi lordi all'ora.

Il comunicato si chiude con un netto 'NO' al prendere parte alle procedure concorsuali. Si tratta del primo documento in questo senso, ma anche in altre regioni è avvenuto lo stesso 'boicottaggio', dal momento che in quasi tutte c'è carenza di commissari e presidenti di commissione: in questo senso, secondo i diretti interessati, andrebbe aperta una riflessione su quale sia la percezione che il governo Renzi ha del mondo della scuola – compensi così bassi rappresentano un attacco alla dignità di una delle istituzioni, la scuola, che invece andrebbe salvaguardata e tutelata di più. Per aggiornamenti su proteste e boicottaggi, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.