Come preventivato, i ricorsi al Concorso Scuola 2016 sono sul punto di scatenare un putiferio: i primi successi per i ricorrenti sono giusti in questi giorni, con ammissione alle prove del concorsone a figure non abilitate (semplici laureati e diplomati magistrali). Molto presto il TAR si esprimerà su due casi fondamentali che potrebbero portare oltre 25mila soggetti a sostenere le prove del concorso nonostante l'esclusione nel bando del concorso redatto dal Ministero dell'Istruzione. Ma cosa accadrà dopo?
Date delle sentenze per i ricorsi al concorso scuola 2016,esito probabilmente positivo
Il 5 maggio e il 19 maggio 2016 il TAR dovrà esprimersi in merito alla richiesta di ammissione alle prove del concorso scuola (con riserva) da parte di laureati e diplomati magistrali senza abilitazione. Per ora abbiamo tre casi in cui la magistratura si è pronunciata, ma vi sono buone probabilità che questa sorta di giudizio-pilota venga poi replicato per gli altri casi di ricorso. In sostanza, è probabile che il TAR decida di ammettere i ricorrenti alle prove del concorso. Per quanto sia scontato, è comunque bene ricordare che questo non equivale assolutamente a garantire un posto a ciascuno.
TAR, MIUR e ricorsi al concorso scuola: cosa accadrà dopo le sentenze?
Qui viene il bello. Al momento come è ovvio non vi sono certezze, ma abbiamo comunque alcuni punti fermi. Se i ricorrenti saranno ammessi, anzitutto, dovranno effettivamente superare gli esami. Se li superassero, comunque, l'iscrizione in graduatoria dovrà comunque passare attraverso un nuovo giudizio cautelare.
In caso i ricorsi vengano accolti, i ricorrenti potrebbero sostenere prove insieme ad altri candidati oppure (a nostro giudizio più probabilmente) sosterranno le prove in altre date a loro dedicate. Il TAR potrebbe infatti sostanzialmente spingere il MIUR a disporre un nuovo calendario di prove suppletive per i ricorrenti.
Il concorso scuola potrebbe essere annullato?
A nostro parere no. Il MIUR si cospargerà il capo di cenere e accetterà i ricorrenti per evitare di doversi adeguare alle sentenze? Marcello Pacifico, presidente Anief, crede che il Ministero farebbe bene a orientarsi in tal senso, tuttavia anche in questo caso a nostro giudizio il MIUR non farà nulla, e attenderà invece le eventuali costrizioni derivanti dalle decisioni dei giudici.
Al di là di ciò che sarebbe meglio in assoluto, il MIUR storicamente ha dimostrato di essere particolarmente refrattario ad ammettere gli errori e a voler tornare sui propri passi, e considerando anche l'esposizione mediatica del caso, ci sembra improbabile che il Ministero dell'Istruzione possa cambiare idea in questo momento.
Ricapitolando: al momento occorre attendere le decisioni di maggio del TAR; se queste daranno ragione ai ricorrenti, ci si attende dal MIUR un calendario di prove suppletive. Comunque dopo eventuale superamento delle prove i ricorrenti dovranno attendere un secondo giudizio cautelare prima dell'iscrizione in graduatoria.
Nonostante le dichiarazioni del ministro Giannini, sembra ci siano le basi per una nuova, ampia battaglia giudiziaria. Prima di concludere invitiamo come di consueto chi volesse restare aggiornato sull'argomento a cliccare sul tasto Seguipoco sopra l'articolo.