La Camera nella giornata di ieri ha approvato il testo della legge delega di riforma organica della magistratura onoraria. La legge delega quindi potrebbe essere pubblicata già oggi in 'Gazzetta Ufficiale'. L’obiettivo è infatti dare una risposta al problema dei 5mila magistrati onorati in scadenza a fine maggio .Il passo successivo dopo la pubblicazione delle delega, sarà infatti la presentazione del dlgs in Consiglio dei ministri che disporrà anche la conservazione dell’incarico per chi è in scadenza. Sono molte le novità contenute in questa riforma le quali incideranno dopo il Dlg sulle regole sull’accesso alla magistratura, sulla durata degli incarichi dei giudici onorari inseriti in un solo ufficio Giudiziario, sulla partecipazione ai collegi giudicanti, sulla retribuzione e sulle responsabilità degli stessi.

Viene superata la distinzione fra giudici onorari di tribunale e giudici di pace, che si chiameranno ora ‘giudici onorari di pace’.

Requisiti per l’accesso e incompatibilità

I requisiti per l’accesso alla relativa carriera di magistrato mutano: in particolare occorre la solo la laurea in giurisprudenza e sono previsti titoli preferenziali per chi ha esercitato funzioni giudiziarie a titolo onorario; chi ha svolto la professione di avvocato o notaio, per i professori universitari o per chi ha la più elevata anzianità.

Toccherà inoltre alla sezione giudiziaria del Consiglio giudiziario emettere il bando del concorso per titoli per l’accesso alla magistratura onoraria e disciplinare la durata e le modalità di svolgimento del tirocinio presso un magistrato professionale affidatario.

Durante il tirocinio è escluso qualsiasi compenso. La preclusione all'accesso è invece riservata a chi stato collocato in pensione. Sono previste incompatibilità per chi ha ricoperto incarichi nei sindacati maggiormente rappresentativi, a chi svolge attività professionale per conto di imprese di assicurazione o bancarie o a chi ha vincoli di parentela presso lo stesso ufficio giudiziario.

Il presidente del tribunale avrà il potere di coordinare i magistrati onorari, provvedendo altresì all’assegnazione degli affari.

Durata dell’incarico e competenze

Il magistrato onorario durerà in carica al massimo 8 anni. Alla fine dei 2 mandati a regime, lo svolgimento di tali funzioni costituirà titolo preferenziale per l’accesso tramite concorso nella PA.

In ogni caso, l’incarico di magistrato cesserà al raggiungimento di 68 anni di età. Quanto all’indennità che percepirà è composta da una parte fissa e una parte variabile valida in relazione agli degli obiettivi raggiunti. I magistrati onorari dopo 2 anni di incarico potranno essere componenti dei collegi giudicanti civili e penali, in presenza però di specifici presupposti.

Sul fronte della competenza civile, ai giudici di pace saranno attribuite:

  • le cause condominiali e di volontaria giurisdizione
  • i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore
  • i procedimento di espropriazione di cose in possesso di altri
  • i procedimenti semplici in materia di comunione e successioni

Il giudice di pace deciderà secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro.

Prevista l’estensione della competenza fino a 50 mila euro per gli incidenti stradali.

Sul piano penale, saranno attribuite nuove fattispecie di reato :

  • contravvenzioni;
  • delitti puniti con pena della reclusione fino 4 anni o puniti con la multa,
  • violenza resistenza o minaccia a un pubblico ufficiale;
  • oltraggio a un magistrato in udienza aggravato;
  • rissa aggravata, ad esclusione dei casi in cui si verificano lesioni gravi o gravissime;
  • furto aggravato;
  • ricettazione
  • rifiuto di fornire le generalità alla polizia
  • abbandono di animali

Sarà anche possibile, in ipotesi tassative, utilizzare i giudici onorari in procedimenti penali e civili che sono di competenza del tribunale ordinario, ad esclusione dei procedimenti possessori in materia civile, cautelari nelle cause di lavoro e previdenza e nei procedimento penali che non consenteno la citazione diretta