"Non siamo chiusi alle diverse proposte quel che conta è capire come sia assurdo poter andare in pensione solo dopo 66 anni e oltre", lo ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano a margine dei lavori iniziati a Palazzo Chigi per modificare alcune norme del sistema previdenziale italiano.
Flessibilità, il Governo riapre il cantiere
Si tratta della vecchia normativa introdotta dalla Riforma Fornero nel 2011che allungando ulteriormente l'età pensionabile ha penalizzato gran parte dei lavoratori, che tuttora non riescono a raggiungere i requisiti per il pensionamento.
Dopo numerose richieste da parte delle varie forze politiche e dei sindacati,il Governo ha deciso di riaprire il cantiere sulla previdenza, al fine di arrivare ad una soluzione che possa rendere più flessibile l'età pensionabile.
L'esecutivo, quindi, sta vagliando tutte le ipotesi presentate sui tavoli di Palazzo Chigi, anche se i provvedimenti per modificare le norme Fornero potrebbero essere inseriti nella prossima Legge di Stabilità. L'ipotesi più accreditata resta quella elaborata dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, che prevede l'uscita a partire dai 62 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi versati, ma andando incontro ad una penalità massima dell'8%, decrescente di due punti percentuali per ogni anno di posticipo dell'età pensionabile fino ai 66 anni e 7 mesi.
Una proposta appetibile per il Governo visto che, secondo quanto spiegato dallo stesso Damiano, prevede l'introduzione della flessibilità a costo zero.L'altra ipotesi valida, potrebbe riguardare i lavoratori precoci, per i quali è prevista l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendente dall'età anagrafica.
Esecutivo a lavoro su proroga della Naspi
Per i disoccupati, invece, si starebbe pensando alla proroga di almeno due anni della nuova indennità di disoccupazione (Naspi), accompagnati dalla contribuzione figurativa per permettere ai lavoratori di ragigungere il traguardo della pensione. Inoltre, l'esecutivo starebbe vagliando anche una proposta per modificare la normativa per i lavori usuranti e la previdenza complementare.
Argomenti che comunque saranno discussi il prossimo settembre, quando si inizierà a redigere il testo della Legge di Stabilità 2017. "Si tratta di passi in avanti anche se timidi, al ritmo della lumaca, ma che vanno nella direzione auspicata", ha concluso Damiano.