Fanno discutere le storie degli studenti autistici emarginati ma è chiaro che bisogna andare alla radice del problema per capirne le cause. Troppo spesso (e facilmente) si va contro ai docenti, impegnati quotidianamente, in quella che si presenta, in molti casi, una missione impossibile, in attesa che arrivi finalmente una riforma sul sostegno che possa veramente fare qualcosa ed operare un cambiamento.

Il numero di oggi del quotidiano romano 'Il Messaggero' (domenica 24 aprile) ha pubblicato un'intervista realizzata con un'autorevolissima docente come la professoressa Daniela Boscolo.

Ultime news scuola, 24 aprile: Daniela Boscolo 'Tanta ipocrisia, facile gridare allo scandalo'

Probabilmente, molti dei nostri lettori conosceranno l'insegnante per essere stata selezionata tra le cinquanta migliori docenti al mondo al concorso 'The global teacher prize'.

'Ogni ragazzo ha una storia a sè - ha dichiarato la prof che da ben dodici anni si occupa di sostegno - Uno studente autistico può presentare deficit evidenti che non gli consentono di partecipare ad una gita, deficit che non gli permettono, ad esempio, di poter stare con tante persone per diverso tempo.'

La docente di inglese della provincia di Rovigo ritiene che ci sia tanta ipocrisia sugli studenti autistici: troppo facile gridare semplicemente allo scandalo, occorre saper dare l'assistenza giusta, è inutile riempirsi la bocca pronunciando il termine inclusione.

In molti casi, il giovane avrebbe bisogno di restare da solo con l'insegnante di sostegno, di uscire dalla classe, di trovare un ambiente silenzioso. In altre occasioni, invece, ha la necessità di dover correre in corridoio.

Sostegno, tra necessità e accuse: 'Questi ragazzi sono senza assistenza per 14 ore alla settimana'

Mancano le ore e manca una vera formazione per tutto il personale docente e Ata, questa l'opinione di Daniela Boscolo che sottolinea come alle superiori e alle medie i ragazzi possano attualmente beneficiare di un massimo di diciotto ore di sostegno (spesso, però non si riescono a superare le 14).

'Come fa un docente da solo a tenere la sua lezione e ad assistere, nel migliore dei modi, l'alunno autistico contemporaneamente, nelle ore dove non c'è il sostegno?' è la denuncia di Daniela Boscolo che ha citato l'esempio della provincia di Rovigo, dove la Asl manda gli operatori sanitari per 6 ore aggiuntive agli studenti di età inferiore ai quattordici anni ma solo per due ore per i ragazzi con più di diciotto.