L'Ufficio scolastico della Regione Veneto ha adottato una nuova soluzione per le ore di assenza del docente di ruolo: gli alunni della classe scoperta potranno essere "spacchettati" dal dirigente scolastico su più classi. E' quanto riferisce la circolare dell'Usr del Veneto (protocollata come Miuraoodrve/4875) del 18 marzo 2016 per i casi in cui, non potendo sostituire l'insegnante in altri modi, gli studenti della classe potranno essere divisi in gruppi formati da due a quattro alunni ed essere dirottati nelle classiadiacenti.

Alunni in altre classi in caso di classe scoperta: la didattica

La soluzione proposta ed adottata in Veneto rappresenta la migliore, per diverse ragioni, per le classi scoperte. Innanzitutto perché non crea problemi dal punto di vista didattico: i gruppi di alunni potranno essere introdotti nelle altre aule ed inclusi nelle attività che il docente della classe che li accoglie sta svolgendo in quel momento. Un passaggio che, proprio per la il numero ridotto degli alunni assegnati a ciascuna classe, riduce al minimo, se non addirittura lo annulla, quello che viene definito l'"effetto parcheggio". Inoltre, spostare a gruppi di massimo quattro alunniin un'altra classe non crea problemi dal punto di vista sanitario e della sicurezza.L'aspetto della sicurezza è particolarmente trattato nella circolare dell'Usr del Veneto: le classi ospitanti, infatti, dovranno essere valutate preventivamente al fine di stabilire un piano di evacuazione in caso di necessità.

Per ragioni di spazio, agli alunni che andranno a seguire le attività didattiche in un'altra classe, sarà consentito di portarsi dietro la sedia ma, in ogni modo, ogni classe dovrà affiggere alla porta dell'aula, un cartello con il numero massimo di studenti che potranno essere ospitati.

Quanti alunni può contenere un'aula?

Proprio sul numero massimo di alunni che potranno utilizzare l'aula, la circolare dell'Ufficio scolastico del Veneto non prende troppo alla lettera quanto previsto dal decreto del 18 dicembre 1975 che stabilisce le coordinate di spazio minimo per ciascuno studente (un metro e 80 centimetri quadrati alle scuole dell'infanzia, alle elementari e alle medie; 1,96 centimetri quadrati per gli studenti delle scuole superiori), ma si basa maggiormente sul numero massimo di 26 alunni per classi stabilito dal decreto del 26 agosto 1992.

Tali parametri dovranno essere riportati, in ogni modo, dal preside nel documento di valutazione rischi (Dvr), oltre a dover garantire accorgimenti necessari al deflusso degli studenti dall'aula, soprattutto nei casi di emergenza.