La scorsa settimana c'è stato l'accoglimento di un ricorso d'urgenza, ossia un ex art. 700 c.p.c. proposto dall'Avv. Sirio Solidoro, avviato poco prima del piano assunzionale previsto dalla Buona Scuola. L'avvocato omette di dire in quale città si è verificato l'accoglimento della cautelare in favore di un abilitato con Tfa, ma questo non modifica l'importanza della pronuncia.. Il giudice del lavoro adito ha ritenuto fondato il ricorso a causa della disparità di trattamento venutasi a creare con i docenti immessi in ruolo con la Buona Scuola. La questione attende adesso la sentenza di merito che verrà discussa tra qualche mese.

Il requisito dell'urgenza

La spiegazione del criterio di urgenza alla base del ricorso accolto dal tribunale è contenuta nelle precisazioni che l'avv. Solidoro adotta nell'estensione della sua news. Quando sussiste un rischio concreto di esclusione del docente dall'inserimento in una determinata graduatoria si può proporre ricorso. In questo caso c'era il piano straordinario di assunzioni. Un altro esempio potrebbe essere rappresentato dall'esaurimento di una determinata classe di concorso. Di particolare importanza la precisazione che il docente beneficiario dell'accoglimento della cautelare ottenuta è la circostanza che non si tratta di un ex SISS. In generale si tratta comunque di un buon segnale per tutti i docenti abilitati precari.

Inserimento a pieno titolo

Anche il Tribunale del Lavoro di Palermoaveva accolto un ricorso simile proposto da un abilitato con Tfa, decretandone l'inserimento nelle Gae da cui poter scorrere poi in ruolo su turn- over. L'avvocato Solidoro precisa che l'inserimento del suo assistito è a pieno titolo. In realtà è sempre così, solo che in gergo si dice con riserva, impropriamente, in quanto il Miur oppone sempre resistenza.

Il termine “inserimento con riserva” risale ala questione degli ex siss che fecero il Tfa. Questi docenti furono immessi in Gae “con riserva” in attesa del conseguimento dell'abilitazione. In seguito si è abusato del termine. Riprova ne sia che l'accoglimento di un ex art. 700, o di cautelare se si preferisce, è propedeutico ad un successivo giudizio di ottemperanza. In quella sede il giudice decreta il “pieno titolo” e obbliga il Miur all'inserimento pena il commissariamento, oltre alla soccombenza per le spese di lite.