Via al Decreto Scuola: con la riforma del sistema di reclutamento per gli insegnanti diremo addio alle supplenze che spariranno del tutto, così come sostenuto a più riprese dal premier Renzi che, per l’occasione, aveva coniato il neologismo “supplentite”. Ma non solo supplenze: con la nuova riforma del sistema di formazione ci saranno importanti novità per tutti gli aspiranti docenti del futuro che vedranno ridisegnato il percorso per l’accesso all’insegnamento: concorsi regolari e contratti a tempo determinato, con un tirocinio di ben tre anni prima di poter accedere gradatamente all’indeterminato.

Dopo concorso contratto a tempo determinato e tirocinio

Dopo la “Buona Scuola”, a completare la grande riforma del sistema scolastico è sopraggiunto il Decreto Scuola varato nei giorni scorsi che ristruttura completamente il sistema di reclutamento degli insegnanti della scuola statale. Secondo quanto previsto dal decreto, il reclutamento dei nuovi insegnanti si svolgerà esclusivamente attraverso concorsi che si effettueranno con cadenza regolare a cui potranno partecipare tutti coloro in possesso di un diploma di laurea magistrale o titolo di secondo livello per gli ambiti artistico-musicali. Al termine dell’iter selettivo, i vincitori verranno successivamente assunti con un contratto a tempo determinato della durata di tre anni: durante il primo anno gli aspiranti docenti dovranno frequentare un corso di formazione organizzato dalle università (al quale potranno partecipare, a proprie spese, anche i non vincitori), alla fine del quale si riceverà un diploma di specializzazione finalizzato all’insegnamento secondario per poi accedere a un tirocinio di due anni all’interno delle classi.

Addio supplenze e graduatorie

Durante tale periodo i docenti saranno quindi assegnati a una scuola o a una rete di scuole e verranno così impiegati anche come supplenti degli insegnanti assenti. Allo scadere di tale periodo, l’assunzione a tempo determinato sarà subordinata ad una valutazione delle attività svolte in fase di tirocinio, giudizio al quale verranno sottoposti anche i docenti precari attualmente legati al vincolo delle Graduatorie. Nel documento si legge anche che, per questi docenti, verrà disposta una disciplina di transizione ad hoc che poterà progressivamente alla completa eliminazione delle graduatorie.