In molti hanno contestato la gestione del concorso docenti 2016. O meglio il metodo scelto per decidere chi aveva diritto di prendere parte alle prove concorsuali e chi invece no. Il motivo è da ricercare nella legge 107/2015, a quanto ha detto il governo in associazione con il Miur fino ad ora. Numerose sono state le proteste dei docenti esclusi (tra cui un gran numero di non abilitati). Una docente ha contestato a Matteo Renzi il criterio scelto per decidere chi ammettere al concorso docenti 2016. Il premier ha prontamente risposto asserendo di essere dalla parte della ragione, così come il Miur.

Docente contesta Renzi sul concorso scuola 2016

In molti hanno reputato ingiusto il criterio usato dal Miur per selezionare chi doveva partecipare al concorso a cattedra 2016. Tra i diversi pareri contrari è spiccato quella di un'insegnante che ha espresso il suo malcontento direttamente al premier. La docente ha contestato l'esclusione di molti professionisti attivi da anni nel comparto Scuola. Il premier ha risposto prontamente asserendo di avere agito nel pieno rispetto della legge. Con poche parole Renzi ha risposto alla docente asserendo che le persone assunte per lavorare attivamente nel comparto scuola avevano diritto di ricevere un regolare contratto. A sancirlo a proseguito Renzi – è la Costituzione.

Non è facoltà del governo, in parole povere, assumere persone che non rispondono a determinati requisiti in linea con i dettami costituzionali. In molti hanno trovato alquanto strana questa risposta. Anzi, Renzi ha asserito che un concorso come quello realizzato grazie al progetto Buona Scuola non era mai stato attuato né pensato da nessuno dei governi precedenti.

Il premier ha affermato di avere dato corpo ad un progetto che è costato complessivamente tre miliardi, quindi anziché sentirsi umiliati – come ha asserito la docente intervenuta – gli insegnanti dovrebbero essere consci della grande opportunità offerta. Il premier ha assunto, quindi solo i docenti abilitati all'insegnamento, come – ha asserito Renzi stesso – dispone la Costituzione. Non resta che attendere ulteriori specifiche in merito ad una situazione spinosa che è sotto gli occhi di tutti.