Parliamoci chiaro, notizie e indiscrezioni dalle stanze del Governo ne fuoriescono tutti i giorni. Esponenti del Consiglio dei Ministri esternano le loro idee, le proposte, alcuni provvedimenti in cantiere e così via. Ma tutto un altro effetto ottengono le parole quando a pronunciarle è il Premier in persona, Matteo Renzi. Da questo punto di vista ieri è stata una giornata particolare, con il Presidente del Consiglio “scatenato” su più campi, dalle Pensioni al bollo auto, dal Bonus Giovani ed Equitalia.

Pensioni, il Premier lancia l’APE

Sul tema delle pensioni, della flessibilità in uscita, il momento è di quelli importanti.

Si comincia a muovere qualcosa per cercare di cambiare la Legge Fornero che così tanto ha inciso, in negativo, sulle pensioni. Il Presidente Renzi, ieri, proprio su questo tema ha confermato come con la Legge di Stabilità, certamente si metterà mano al tema delle pensioni. L’idea si chiama APE, cioè anticipo pensionistico. Il Presidente conferma tutto quello che è allo studio attualmente, con un occhio alle necessità dei lavoratori ed un altro alla sostenibilità finanziaria. Conferma che ieri sera si è avuta anche in TV su Canale 5 nella trasmissione Matrix con il dibattito tra il Viceministro Zanetti e il segretario della Fiom/Cgil Landini.

L’idea di concedere l’anticipo della pensione è realtà così come il meccanismo utile ad attuare la misura, cioè il prestito pensionistico.

Si tratta di concedere l’anticipo pensionistico erogando un assegno ridotto per accompagnare il lavoratore al raggiungimento delle soglie utili alla pensione vera e propria. La pensione anticipata sarà erogata dalle banche e poi il lavoratore una volta andato in quiescenza, cioè quando avrà raggiunto il diritto alla pensione vera e propria, restituirà in piccole rate quanto preso in anticipo.

La strada tracciata è questa perché l’utilizzo delle banche renderebbe sostenibile la flessibilità dal punto di vista dei conti pubblici e del deficit. Infatti, l’APE costerebbe, come confermato dal sottosegretario Nennicini, poche centinaia di milioni, molto meno degli oltre 7 miliardi che costerebbe la flessibilità sia che si utilizzi il metodo Damiano che quello Boeri.

Altre notizie

Il Premier, oltre che sul tema delle pensioni, ha parlato anche di bollo auto e di accise sulla benzina. Le indiscrezioni che volevano il Governo in procinto di abrogare una delle tasse più odiate dai cittadini, cioè il bollo auto, sono confermate. Così come è confermata la linea di aumentare le accise sulla benzina compensando il mancato gettito del bollo. Per il Premier, la misura sarebbe giusta perché graverebbe meno su molti soggetti, facendo pagare di più quelli che utilizzano di più l’auto e quindi inquinano di più. Altro tema caldo quello del bonus da 80 euro in busta paga e quello delle 500 euro ai giovani per la cultura. L’idea è l’allargamento di questi incentivi anche ai cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.

Ultima novità quella che riguarda Equitalia, con semplificazione della riscossione e del rapporto tra debitore e concessionario. Rate minime che scendono da 100 a 50, piani di rateizzazione inviati come proposta già con la cartella di pagamento, possibilità di utilizzare la domiciliazione bancaria per i pagamenti e ampliamento dell’utilizzo dei canali telematici per le notifiche. Sarà anche l’avvicinarsi delle amministrative di giugno, del referendum istituzionale o dei sondaggi che danno il Premier in netto calo, ma le parole di Renzi sembrano essere più che semplici promesse.