Il Tribunale del Lavoro di Pistoia ha deliberato sulla questione del reclamo proposto dal Miur contro i ricorsi dei diplomati magistrali che chiedevano l'immissione nelle Gae. La corte presieduta dal Giudice Dott. Fabrizio Amato ha esaminato i carteggi proposti dall'amministrazione pubblica a fronte dei ricorsi presentati dai diversi avvocati. I diplomati magistrali erano patrocinati, tra i tanti, dagli avv.ti Santi Delia, Bonetti, Ganci e Miceli, Sponga, Rotundo, Leuzzi, Petrocchi e Riccardo Sensi. La pronuncia del Tribunale di Pistoia rende più rosee le prospettive future dei diplomati magistraliche chiedono il rispetto di un sacrosanto e inalienabile diritto inopinatamente negato dal Miur per troppo tempo.
Inutile ostruzionismo del Miur
La decisione del Miur di proporre reclamo contro l'accoglimento delle cautelari disposto dal giudice del lavoro, Dott.ssa Maria De Renzis, mirava a respingere le legittime istanze dei diplomati magistrali che contestavano l'esclusione dell'ormai noto DM.235/2014 per la parte in cui essi erano esclusi dall'inserimento nelle Gae. Questo nonostante le tantissime decisioni avverse che in qualche caso costringevano il Miur a scendere a patti con i diplomati magistrali, immettendoli nelle Gae in cambio della rinuncia alla partecipazione al piano assunzionale predisposto lo scorso luglio 2015. E' stata riaffermata la competenza del tribunale ordinario in materia di valutazione di legittimità di inserimento in Gae.
Giurisprudenza in continuo consolidamento favorevole ai diplomati magistrali
In questo modo il Tribunale di Pistoia consolida l'orientamento della giurisprudenza già espresso dai tribunali di Pordenone e di Ravenna, allineandosi con quanto decretato dal Consiglio di Stato in sede di Adunanza Plenaria. I diplomati magistrali hanno pieno diritto ad essere immessi in Gae a pieno titolo mediante ottemperanza.
Con queste motivazioni aggiuntive, respingendo tutte le eccezioni di inammissibilità proposte dai legali del Miur, il Tribunale di Pistoia ha bocciato il reclamo compensando integralmente le spese di lite.