Il 2 giugno scade il termine utile per inviare la domanda di mobilità, ma molti sono ancora i dubbi che i docenti avanzano. Cerchiamo di fare chiarezza: la domanda va inviata e compilata su Istanze Online e le fasi coinvolte sono la B, C, D. Viene data possibilità di inserire fino a 100 ambiti e 100 province, in mancanza del raggiungimento delle 100 opzioni, che dovrebbero essere fornite dal candidato; la compilazione dei dati mancanti avverrà in maniera automatica da parte del sistema. Molte le indicazioni date dal Miur, ma a volte sono difficili da interpretare.

Cerchiamo quindi di spiegare le Fasi B, C, D di questo aspetto delicato che interessa i lavoratori della Scuola.

Mobilità: chiarimenti

La domanda di mobilità docenti per molti docenti rappresenta un rebus, indicazioni poco chiare possono rendere un passaggio così importante nebuloso. Cerchiamo di esprimere ogni fase in maniera chiara:

Fase B: sono coinvolti i docenti assunti durante l'anno scolastico 2014/2015. Possono fare domanda per ottenere trasferimento e/o passaggio interprovinciali. Per il primo ambito dato si concorre per la titolarità su scuola, dal secondo ambito in poi è possibile ottenere la mobilità in tutta Italia.

Fase C: sarebbe preferibile per i candidati indicare tutte le 100 province ed i 100 ambiti.

Se i docenti non dovessero indicare tutte le opzioni date, sarà il sistema in automatico a compilare le preferenze mancanti. Se, ad esempio, il docente indica solo gli ambiti territoriali, il sistema si baserà sul primo ambito dato, inserendo poi quelli mancanti. Se, invece, il docente ha inserito solo le province, il primo dato che il sistema valuterà sarà quello delle province e gli ambiti verranno inseriti in maniera automatica;

Fase D: sono coinvolti i docenti assunti da GaE (Graduatorie ad Esaurimento), con le fasi 0 e A del concorso, i docenti delle fasi B e C. La domanda è spontanea e viene data la possibilità di scegliere tra più di un ambito ed una provincia e serve per ottenere il trasferimento provinciale.