Ora chiedono fatti e non più parole, un confronto vero sulla riforma Pensioni organica e strutturale e non solo annunci e promesse come è avvenuto in questi anni: dalla flessibilità in uscita all'aumento degli assegni minimi che adesso si vorrebbero rinforzare con il bonus mensile da 80 euro al mese. Passando per le questioni ancora aperte degli esodati, dei lavoratori precoci che chiedono la quota 41, della quota 96 scuola, delle lavoratrici che reclamano la proroga sino al 2018 dell'opzione donna.

Vertenza sulle pensioni, Uil: discutere e trovare una soluzione

I sindacati sono scesi oggi in piazza a Roma nonostante la convocazione ufficiale del tavolo di confronto sulla questione previdenziale in programma per martedì 24 maggio. Alla manifestazione di oggi anche i rappresentanti di diversi partiti, compreso il Partito democratico. "Uomo di lotta e di governo": in piazza, infatti, anche stavolta il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. Nella vertenza sulla riforma pensioni "si cerca di discutere e trovare una soluzione - ha detto oggi il leader della Uil - ma se la soluzione non si trova - ha sottolineato - non c'è altro da fare che lottare". Carmelo Barbagallo ha già proposto ad Annamaria Furlan (Cisl) e a Susanna Camusso (Cgil) di proclamare lo Sciopero Generale se non dovesse esserci un cambio di rotta sull'Anticipo Pensionistico.

Flessibilità previdenziale, lo Spi-Cgil propone lo sciopero generale

La stessa proposta sullo sciopero viene oggi rilanciata nel corso della manifestazione nella Capitale dallo Spi-Cgil. "Se dal governo non ci sono risposte - ha ribadito oggi il segretario generale della Uil - lo sciopero è inevitabile". L'ultimo sciopero generale fu promosso due anni fa contro il Jobs act e per la riforma pensioni, in quella occasione non partecipò la Cisl di Furlan che puntava a un dialogo col Governo Renzi.

Adesso la mobilitazione dei sindacati è unitaria. "Lo sciopero generale - ha detto oggi Carmelo Barbagallo - è l'ultima cosa che bisogna fare, ma se è necessario - ha aggiunto secondo quanto riporta l'Ansa - bisogna farlo". Intanto, a proposito di pensioni di reversibilità, si fa sentire oggi la voce del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. "Provvedimento ridicolo - ha detto il vice presidente della Camera Luigi Di Maio - quello sulla povertà, perché - ha aggiunto - taglia le pensioni di reversibilità".