Ci sono voluti ben venticinque anni per il riconoscimento dello scatto di anzianità ad una docente piemontese. La notizia è riportata nell'edizione odierna de La Stampa che riferisce della sentenza del Tribunale di Torino di venerdì scorso, 27 maggio 2016, con la quale il giudice ha ritenuto inaccettabile il trattamento riservato alla docente da parte dell'amministrazione scolastica. La sentenza del Tribunale piemontese potrebbe risultare un importante precedente per tutti i docenti precari che da anni prestano servizio nella scuola italiana.

Sentenza Tribunale Torino: adeguamento contrattuale a prof

Cosima Liguorio, questo il nome della professoressa, per ciascun anno scolastico ha dovuto cambiare istituto, alunni, colleghi di lavoro e genitori con i quali colloquiare. Ma la sua retribuzione era sempre la stessa, da venticinque anni rimaneva sempre quella di chi inizia a fare esperienza nella scuola. E, invece, la professoressa di esperienza ne aveva da venderein tanti anni di lavoro a tal punto che il giudice del Tribunale di Torino ha riconosciuto che il trattamento a lei riservato fosse ingiusto. E, pertanto, ha condannato l'amministrazione scolastica non solo al pagamento del risarcimento del danno, ma anche all'adeguamento contrattuale e, di conseguenza, ad assicurare unnuovo stipendio.

Quale risarcimento per la prof precaria da 25 anni?

Allaprofessoressa andranno trentaduemila euro a titolo di risarcimento del danno e la maggiorazione dello stipendio che, dal mese prossimo, dovrà essere proporzionato a quello degli altri docenti in servizio da venticinque anni con i relativi scatti di anzianità. La busta paga della docente, dunque, si incrementerà di settecento euro.

Con questa sentenza, il Tribunale di Torino ha stabilito che la carriera lavorativa di un docente deve essere conteggiata interamente, anche se si tratta di un insegnante non di ruolo. Positivo è stato il commento di Marcello Pacifico, segretario dell'Anief, che ha assistito l'insegnante nella vertenza: "La sentenza dimostra chiaramente che la normativa relativa alla gestione dei precari degli istituti scolastici deve essere rivista".