Sono molti gli aspetti della riforma della Scuola Renzi-Giannini che non piacciono ai docenti: e, dopo il concorso scuola 2016 che ha suscitato e continua a suscitare un vespaio di polemiche, c'è anche la questione del famoso bonus per il merito dei docenti. Al di là delle procedure di assegnazione, che, stando alle proteste, favoriranno essenzialmente i docenti che riusciranno a intrattenere rapporti migliori con il dirigente scolastico, arriva anche una lettera da parte di una docente che racconta qual è la ricetta per averlo e goderselo. Si tratta, ovviamente, di una provocazione e di una feroce e sarcastica critica agli strumenti che il governo Renzi starebbe approntando per regolamentare questa situazione.

La ricetta per ottenere il bonus merito per i docenti: la provocazione

Una delle critiche maggiori alla questione del bonus per il merito dei docenti riguarda la mancanza di criteri volti a considerare il miglioramento nel profitto degli studenti. La professoressa, che ha inviato una missiva alla redazione di OrizzonteScuola, si dice contenta di questo fatto e per un motivo molto semplice: il criterio non può essere il numero di sufficienze presenti in una classe. In questo senso e paradossalmente la ricetta migliore per ottenere il bonus sembra essere quella più facile di tutte e cioè promuovere tutti gli allievi, dispensare voti alti, accontentare le famiglie, dare lustro alla scuola e motivare il dirigente scolastico a premiare chi ha saputo portare all'"eccellenza" i propri studenti.

Un sistema pensato affinché vengano premiati i docenti che non svolgono bene il proprio lavoro, ma che sanno accattivarsi i favori di studenti, famiglie e presidi è un sistema destinato al fallimento: il vero docente è quello che rischia anche l'"impopolarità", ma che ritiene che il futuro delle nuove generazioni sia fondamentale.

Il merito, dunque, diviene 'demerito' e tutto questo a causa di una riforma che non tiene realmente in conto le esigenze delle nuove generazioni. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.