Candidato parente dellacommissariaal concorso nella Scuola 2016: è successo a Roma dove, per la classe di concorso inerente all'insegnamento di Tecnologie per le scuole medie (A-060), un candidato ha lo stesso cognome dell'esaminatrice e, scavando nel passato dei due, gli altri candidati hanno scoperto non solo il grado di parentela, ma anche precedenti scambi immobiliari. Oltre ad attività sindacali della commissaria, incompatibili con l'incarico assegnato. Le leggi parlano chiaro e ora si attendono fino a centinaia di ricorsi per i 350 concorrenti alla stessa classe di concorso.

Incompatibilità membri commissione e aspiranti docenti concorso 2016

Della vicenda ne dà notizia l'edizione roma de La Repubblica di oggi. Il candidato e la commissaria portano lo stesso cognome (Di Zazzo): basta andare sul portale dell'Ufficio scolastico regionale e visualizzare sia il nome del candidato, Robert, insieme a tutti gli altri concorrenti per la stessa classe di concorso, che la squadra dei commissari, tra i quali Bianca Maria Di Zazzo. Gli altri aspiranti insegnanti che hanno partecipato alle prove scritte dello scorso 11 maggio hanno scoperto che entrambi, in passato, hanno diviso una comproprietà relativa ad un immobile che si trova nella provincia di Caserta, nel piccolo centro di Rocca D'Evadro che ha dato i natali a tutti e due.

L'accertamento delle generalità di entrambi porterebbe all'incompatibilità della commissaria, secondo quanto previsto dall'articolo 2 della composizione delle commissioni che porta la firma del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Tra membri della commissione e concorrenti non possono esistere parentele e affinità entro il IV grado e nemmeno convivenze.

Ed è proprio su questo punto che eventuali ricorsi troverebbero terreno fertile.

Composizione commissioni concorso 2016: ecco per cosa si può ricorrere

In più, la stessa commissaria ricopre anche il ruolo di rappresentante sindacale dell'Istituto Mazzini di Roma. Circostanza, quest'ultima, incompatibile con l'incarico perché lo stesso decreto della Giannini prescrive che i commissari non possano ricoprire, nell'ultimo anno prima della data del concorso, ruoli politici o sindacali.Su quest'ultimo punto e sulla possibile parentela commissari-esaminandi avrebbe dovuto vigilare lo stesso Ufficio regionale scolastico: accertata l'incompatibilità, lo stesso avrebbe dovuto procedere con la sostituzione del commissario, come avvenuto per le prove di altre classi di concorso.