Si intrecciano le strade del concorso nella Scuola del 2016 e gli imminenti esami di maturità:è rischio di caos per il lavoro dei commissari con conseguente spostamento delle prove del concorso. Infatti, conclusa la prima prova del concorso 2016, i commissari saranno impegnati, a partire dai prossimi giorni, nella correzione degli scritti dei partecipanti prima di procedere con la seconda prova orale. Ma molti di loro prenderanno servizio anche all'esame di maturità che avrà inizio mercoledì 22 giugno con la prima prova di italiano, anche se l'organizzazione dell'esame richiede la presenza già a partire dai primi giorni di questasettimana.

Doppio incarico concorso-maturità compatibile

Il doppio incarico non è vietato e del resto i numeri sono a favore del massimo impegno dei professori. Infatti, il solo esame di maturità impiegherà più di 125 mila docenti tra i presidenti ed i membri interni ed esterni: per questo incarico i docenti sono obbligati a mettersi a disposizione, a differenza del ruolo di commissario al concorso per il quale ci furono numerose difficoltà di reperimento degli insegnanti disponibili. Ma il doppio incarico, compatibile, potrebbe creare numerose richieste di sostituzione all'esame di maturità mentre, in caso di coincidenza dei giorni degli esami di Stato con il concorso, verranno posticipate le date di quest'ultimo dando la precedenza alle scuole superiori.

Commissario esame di maturità 2016 e concorso scuola: quanto si guadagna?

La scarsa remunerazione per il tanto lavoroda svolgere fu uno dei motivi delle difficoltà riscontrate dagli uffici scolastici regionali a reperire commissari per il concorso nella scuola: 251 euro la paga dei presidenti di commissione, 210 euro quella dei commissari più mezzo euro per ciascuna prova scritta corretta, fino ad arrivare ad un complessivo, non superabile, di 2.051 euro.

Il successivo Decreto sulla scuola ha all'incirca raddoppiato questi compensi. Le retribuzioni per l'esame di maturità, scrive Il Messaggero, vanno dai 1.249,00 euro a favore dei presidenti ai 911,00 euro per i membri esterni, ai 399,00 euro agli interni.

Si devono poi aggiungere le indennità per il raggiungimento della scuola sede dell'esame dalla residenza: il minimo è 171,00 euro per i primi trenta minuti fino ad un massimo di 2.270,00 euro per tempi di percorrenza superiori ai cento minuti, secondo quanto previsto dal decreto di nove anni fa.

Pertanto, un presidente può arrivare a guadagnare fino a 3.519,00 euro per una scuola lontana, mentre il minimo è quello di un membro internoche si sposta a piedi: 570,00 euro per un impegno che dura non meno di un mese.