Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 14 giugno ci parlano del nuovo convegno di Tito Boeri sulla previdenza e della concreta apertura da parte della Cgil verso quota 41, la proposta che Cesare Damiano a suo tempo inserì nel ddl 857 per i lavoratori precoci, tra le categorie maggiormente danneggiate dalla legge Fornero. Ieri vi avevamo riportato le ultime dichiarazioni di Cesare Damiano su opzione donna ed esodati, con il parlamentare del Pd che ha ricordato al governo di effettuare il monitoraggio sul regime sperimentale a settembre e, per quanto riguarda la seconda categoria di lavoratori, di pensare all'ottava salvaguardia.

Pensioni, il ritorno di Tito Boeri

Le ultime notizie sulle pensioni ci confermano che Tito Boeri tornerà a parlare di previdenza nella giornata di giovedì 16 giugno, quando sarà ospite di un convegno a Verbania intitolato 'Inps: presente e futuro'. Insieme a lui ci sarà anche Annamaria Furlan, segretario nazionale della Cisl, con quest'ultima che parteciperà nella data odierna all'incontro tra sindacati e governo tanto atteso dai lavoratori italiani.

Il convegno di Verbania, che avrà per protagonista il presidente dell'Inps, sarà trasmesso in televisione grazie alle telecamere di Vco Azzurra Tv a partire dalle ore 20.30 della giornata di giovedì. Saranno diversi i temi toccati durante la mattinata, tra questi, ovviamente, anche quello concernente la previdenza, un argomento questo di stretta attualità, dal momento che tra due giorni si conoscerà qualcosa di più sulle strategie del governo Renzi in fatto di Pensioni.

La presenza contemporanea della sindacalista Furlan non potrà che indirizzare la discussione su quanto accadrà nella giornata odierna. Sarà interessante scoprire dunque il pensiero diretto di Boeri rispetto a quanto si dirà e verrà fatto quest'oggi. Nelle ultime ore si registra la forte determinazione del leader della Cgil Susanna Camusso di trovare un'intesa con il governo, un'intesa auspicata dallo stesso Cesare Damiano.

L'esponente dem, intervenuto ieri, ha affermato che l'incontro di oggi rappresenterà un'occasione da non perdere. L'ex ministro del Lavoro spinge per un accordo entro settembre, in modo che non si arrivi in pieno clima pre Referendum, eventualità che metterebbe a serio rischio le modifiche annunciate della riforma Fornero. Qualora si verificasse ciò, Damiano prevede una reazione negativa da parte di tutti quei cittadini che guardano ancora con ottimismo ad una soluzione positiva in materia previdenziale.

Lavoratori precoci, anche loro sul tavolo

Dalle ultime dichiarazioni di Susanna Camusso, leader della Cgil, appare chiaro che durante la riunione odierna si discuterà anche della quota 41 per i lavoratori precoci. La sindacalista non poteva essere più chiara, parlando della condizione in cui si trovano oggi migliaia di lavoratori, che hanno iniziato a lavorare fin dalla tenera età, 14-15 anni, e che vengono costretti a lavorare per più di 42-43 (presto 44) anni.

La Camusso ha parlato di 70 anni, ma non è il caso questo dei precoci, perché anche nei casi limite, un lavoratore precoce riesce ad andare in pensione, con una carriera lavorativa continua, intorno ai 60 anni, anno più anno meno. Sta di fatto che la Cgil, così come gli altri due sindacati (illuminanti a questo proposito le dichiarazioni di Proietti), non dimentichi la categoria dei precoci, che si ritroverà di fronte al Ministero del Lavoro durante il confronto tra Poletti e Cgil, Cisl e Uil.