Di quanto verrà tagliata la pensione dei contribuenti italiani con il nuovo meccanismo di pensione anticipata ideato dal Governo Renzi che prevede il prestito previdenziale da parte delle banche? Alcuni chiarimenti sono arrivati dall'incontro tenutosi nella giornata di ieri a Palazzo Chigi tra il ministro del Lavoro e i sindacati Uil, Cisl e Cgil: l'anticipo pensionistico sarà un vero e proprio mutuo che i futuri pensionati dovranno pagare se dovessero scegliere l'uscita flessibile fino a tre anni rispetto all'età stabilita per andare in pensione di vecchiaia.

Ieri sono state gettate le basi di quella che sarà la riforma delle Pensioni:se ne riparlerà in autunno, quando al Governo verrà discussa la nuova Finanziaria 2017.

Anticipo pensionistico, qual è il taglio sulla pensione?

Quel che maggiormente interessa i contribuenti è l'entità del taglio sull'assegno pensionistico. Il Messaggero di oggi ha pubblicato tre simulazioni con uscita anticipata e tagli sulla pensione a salire in base agli anni di anticipo, al reddito mensile e alla quantità di pensione anticipata che potrà essere riconosciuta dalla banche. Nel primo caso, un contribuente la cui pensione sarà di 15 mila euro all'anno (e importo mensile di 1.150 euro), con l'anticipo pieno di tre anni e il 70 per cento di anticipo riconosciuto dalla banca, si ritroverà con un capitale da restituire in 20 anni di 31 mila e 500 euro, con rate mensili da 120 euro.

In tal caso, il taglio sull'importo pensionistico si attesterà sul 10,5 per cento.

Pensioni anticipate, taglio fino al 15 per cento

Nel secondo caso, con una previsione di 20 mila euro di pensione annua e 1.540 euro mensili, il contribuente che dovesse decideredi richiedereun anticipo di 2anni con il 70 per cento dell'importo riconosciuto dalla banca, dovrà restituire un capitale di 28 mila euro in venti anni, con rate mensili di 108 euro e taglio della pensione del 7 per cento.

Infine, nell'ultimo caso, per una pensione annua di 50 mila euro ed un assegno mensile di 3.850 euro, richiedendo un anticipo pensionistico di tre anni con il 100 per cento della pensione spettante, si dovranno restituire in venti anni 150 mila euro, con rate mensili di 580 euro e taglio dell'assegno del 15 per cento.