Buone nuove sulle pensioni precoci giungono dall'ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero, che ospite ieri del programma suLA 7'L Aria Che Tira' ha parlato ancora una volta della sua riforma Pensioni confrontandosi in studio con Paola Picca una lavoratrice precoce ormai nota in Tv per altre sue diverse apparizioni, come a Ballarò. La lavoratrice ha chiesto all'ex ministro del lavoro chi gliel'abbia fatto fare di fare una legge che ha scontentano tutti i lavoratori, aumentando improvvisamente l'asticella dell'età anagrafica utile per accedere alla quiescenza, e che ha fatto della professoressa una sorta di 'capro espiatorio' delle scelte dell'intero Governo del 2011.

La professoressa si è difesa dicendo che era stata chiamata per risollevare le sorti dell'Italia, in grave difficoltà economica, e che non nega la Riforma nel suo complesso seppur conscia di alcuni limiti ed errori da sanare. Aggiunge poi che purtroppo molti politici di quelli che l'avevano sostenuta eavevano votato la riforma pensionihanno poi fatto marcia indietro, perché la scelta definita all'epoca "coraggiosa", si è poi rivelata troppo "scomoda". Vediamo i dettagli.

Lavoratori precoci, giusto mandarli in pensione prima, se possibile

L'ex ministro del Lavoro si dice in trasmissione molto contenta di essere tornata al suo mestiereoriginariocon gli studenti e all'università perché il suo mondo resta la ricerca.

Certo oggi è consapevole delle difficoltà e dei malcontenti generati dalla sua legge e sostiene, dopo aver ascoltato la storia della precoce Paola Picca cheribadisce il desiderio di voler andare in pensione dopo 41 anni di contributi, che alcune modifiche andrebbero effettivamente poste in essere almeno per precoci ed esodati.

Certamente, aggiunge, i lavoratori precoci dovrebbero avere la priorità rispetto a coloro che stanno richiedendo la rivalutazione integrale delle pensioni più alte. Che ricordiamo essere stata negata dalla sentenza della corte costituzionalenumero 70/2015. Insomma una sostenitricedella quota 41 o comunque di misure ad hoc per i precoci si aggiunge al coro.

Ricordiamo che in prima linea resta sempre Cesare Damiano che si sta battendo anche attraverso una petizione online, che ha raggiunto un successo enorme, per spronare il Governo Renzi ad approvare il suo Ddl 857 che comprende oltre alla flessibilità in uscita a partire dai 62 anni d'età e 35 di contributi con una penalizzazione al più dell'8% anche la quota 41 senza limiti anagrafici per i precoci. Servirà questa nuova presa di posizione della Fornero a convincere l'esecutivo ad agire in questa direzione? I lavoratori precoci lo sperano!