Mentre il Miur sta delineando tutte le linee guida per la chiamata diretta, bisogna sottolineareche non tutti i docenti saranno interessati da tale procedura. Saranno solo alcuni i docenti che potranno lavorare con chiamata diretta e adesso arrivano maggiori certezze. In primis saranno interessati dalla domanda i docenti di ruolo, ma sono incluse anche altre categorie. Vediamo tutti i dettagli che sono emersi.

Ecco chi sarà interessato dalla chiamata diretta per l'anno scolastico 2016-2017

I primi ad avere interesse nella chiamata diretta sono tutti quei docenti di ruolo che hanno chiesto domanda di trasferimento e hanno ottenuto la titolarità nell'ambito territoriale della provincia scelta.

Non si può dunque conoscere ex ante il numero esatto di docenti che potrà lavorare con chiamata diretta. Ciò infatti dipenderà dal numero di coloro che vedranno accettata la loro domanda. Un numero considerevole è quello dei neoimmessi che hanno chiesto la procedura di assegnazione territoriale. In particolare si tratta di tre fasi:

  • B3, che comprende l'assegnazione ambito definitivo nella provincia di assunzione
  • C: tutti i neo assunti da GaE al primo settembre 2015 nelle fasi B e C
  • D: docenti neo assunti da GaE e da concorso nelle fasi 0 e A e tutti i docenti assunti nelle fasi B e C. Il tutto sempre all'1 settembre 2015.

Non verranno esclusi dalla chiamata diretta coloro che sono stati immessi in ruolo dal 1 settembre dell'anno 2016, da graduatorie ad esaurimento residue o anche per mezzo del concorso.

Tutti gli altri docenti ne rimarranno invece esclusi.

Novità sui titoli richiesti

Il Miur ha intenzione di mantenere una discrezionalità dei dirigenti. In particolare esso dovrà emanare un mini bando per poter assegnare tutti i posti che sono vacanti. I requisiti oscilleranno su tre aspetti fondamentali. Il Miur infatti sta lavorando ad una tabella che si baserà su esperienze, titoli e attività formative.

Ci sono però indiscrezioni che affermano la riformulazione di una tabella da parte del ministero per poter dare maggiore libertà ai dirigenti scolastici. Inoltre è anche possibile che i dirigenti possano visualizzare i curriculum dei docenti, anche di quelli che non fanno domanda nel loro istituto, in modo da poter scegliere anche insegnanti che non hanno fatto una richiesta esplicita.