L'Anief torna sul Concorso docenti ed in particolare sul caso dei compensi destinati ai Commissari, ritenuti da molti come insufficienti rispetto agli incarichi svolti ed alle responsabilità sostenute durante l'iter di selezione. Purtroppo al momento il Decreto interministeriale di applicazione continua a restare in una fase di stallo, sebbene il Parlamento abbia già dato il proprio via libera. Nel frattempo, i docenti continuano nel proprio lavoro, mentre si moltiplicano le rinunce da parte dei Commissari, tanto che il Ministero dell'Istruzione è dovuto recentemente tornare sul punto inserendo all'interno delle Commissioni anche gli "esperti di comprovata competenza del settore", inizialmente ipotizzati come riserve.

La risposta da parte dei sindacati non si è fatta comunque attendere, visto che la situazione viene descritta come "avvilente", soprattutto se si considera che negli ultimi 100 giorni non si è riusciti a portare il compenso dei docenti a due euro l'ora.

Anief sul concorso scuola: scarsaconsiderazione per l'istruzione

"È da queste dinamiche che si comprende la scarsa considerazione che in Italia le istituzioni continuano ad avere per l'istruzione dei cittadini": lo afferma Marcello Pacifico di Anief - Cisal, evidenziando così tutta la delusione dei docenti e sottolineando che proprio per situazioni come queste molti degli iscritti si vedono "costretti a rivolgersi al tribunale per ottenere giustizia".

D'altra parte, lalentezza amministrativa e legislativa che caratterizza questo caso non può non essere messa a confronto con l'impegno richiesto ai docenti per effettuare la valutazione degli oltre 160mila iscritti ai concorso. Per altro, la stessa Anief punta il dito contro una prassi che è già avvenuta in passato e che sembra quindi destinata a ripetersi.

Il sindacato ricorda infatti come già nel 2012 si verificò un quadro molto simile a quello attuale, tanto che il Miur fu costretto anche in quel caso a richiamare in attività personale già andato in pensione.

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