Assunzioni straordinarie e nuovi fondi in arrivo per i Vigili del Fuoco. Lo stabilisce un emendamento al dl sugli enti locali approvato dalla quinta Commissione Bilancio della Camera dove il decreto è in discussione.

L’annuncio è stato dato dal sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, Conapo, che riferisce di 593 assunzioni da effettuare a partire già dal 2016 e dello stanziamento, con lo stesso provvedimento, di 30 milioni di euro da destinare all’ammodernamento dei mezzi e dei dispositivi di protezione in dotazione ai Vigili del Fuoco.

Assunzioni per 593 Vigili del Fuoco nel 2016

Le 593 assunzioni previste dall’emendamento approvato derivano all’anticipo del turn over previsto per il 2017, che consentirà l’assunzione immediata di 193 unità, e dall’utilizzo dei fondi che sono stati finora impiegati per il ricorso a personale precario e che consentirà di procedere ad altre 400 assunzioni.

Sommando le assunzione previste dal turn over per l’anno 2016 e non ancora effettuate, entro la fine dell’anno i Vigili del Fuoco potranno contare su un incremento dell’organico di circa 800 unità.

Le nuove assunzioni permetteranno di spendere meglio i fondi utilizzati in passato per il ricorso ai precari (circa 130 milioni di euro l’anno) inserendo in organico personale stabilizzato e quindi con una più elevata professionalità.

I nuovi fondi per i Vigili del Fuoco

Lo stesso emendamento al decreto legge sugli enti locali che prevede le nuove assunzioni straordinarie, contiene anche uno stanziamento di 30 milioni di euro che dovranno servire a migliorare le attrezzature e le infrastrutture utilizzate dai vigili. La soddisfazione espressa dal Conapo per l’attenzione dimostrata dal governo verso le istanze che il sindacato porta avanti da anni e che segna una inversione di tendenza verso i tagli lineari che avevano colpito il Corpo negli ultimi anni, è comunque accompagnata dalla richiesta di fare ancora di più per la sicurezza dei cittadini, ricordando che la pianta organica dei Vigili del Fuoco è stata particolarmente colpita dai precedenti governi con la perdita di circa 3000 unità operative.