La rottura della trattativa tra Miur e sindacati in merito al contratto relativo alla chiamata diretta sta tenendo con il fiato sospeso migliaia e migliaia di docenti che attendono di conoscere quella che sarà la procedura che verrà adottata per lo spostamento degli insegnanti dagli ambiti territoriali alle singole scuole.

Ultime news scuola, mercoledì 13 luglio 2016: chiamata diretta, incontro decisivo domani, 14/7?

Abbiamo parlato questa mattina dei motivi che hanno spinto i sindacati a voler interrompere la trattativa: da quanto emerso nelle ultime ore, sembra che il Miur abbia cercato di aggirare l'ostacolo riguardante i requisiti che i dirigenti scolastici dovranno proporre per la selezione dei docenti.

Il sottosegretario Davide Faraone avrebbe sottoposto ai sindacati una modifica che prevedeva la possibilità, concessa ai presidi, di poter chiamare anche un insegnante che, pur non avendo proposto il proprio curriculum, soddisfacesse ugualmente i requisiti indicati nel PTOF.

I sindacati hanno interpretato tale modifica come un tentativo di concedere nuovamente al dirigente scolastico una buona dose di discrezionalità per quanto riguarda le proprie scelte.

Cisl Scuola, Lena Gissi: 'Non siamo stati cacciati, abbiamo interrotto trattativa per nostra volontà'

A questo proposito, la Cisl Scuola ha diffuso poco fa un comunicato, attraverso il quale vengono smentite le voci e le indiscrezioni, circolate nelle ultime ore, secondo le quali sarebbero volate 'parole grosse' tra i dirigenti ministeriali e le varie rappresentanze dei sindacati.

Il segretario nazionale Maddalena Gissi ha ulteriormente precisato che il confronto di ieri si è interrotto per le ragioni indicate nel comunicato congiunto, diffuso da Flc-Cgil, Cisl e Uil, subito dopo la conclusione dell'incontro e che i sindacati 'non sono stati cacciati dai dirigenti ministeriali'.A questo punto, tutto è rimandato al nuovo incontro previsto per domani, giovedì 14 luglio, incontro che probabilmente risulterà decisivo: se il Miur non dovesse compiere un passo indietro e i sindacati, di conseguenza, non firmeranno l'accordo, è probabile che la gestione della chiamata diretta possa seguire le linee guida, per altro poco chiare, indicate nella legge 107.