Non c'è pausa estiva per i dibattiti sulla riforma pensioni: ultime notiziearrivano soprattutto dalle dichiarazioni di Tommaso Nannicini, il vero 'guru' della riforma del sistema previdenziale, il quale ha sottolineato come il confronto con i sindacati stia procedendo molto bene e in linea con le richieste di entrambe le parti in causa. Nel frattempo, si torna a ragionare del nodo 'Brexit': da un lato si discute – un articolo di Avvenire solleva la questione – del problema dei pensionati italiani residenti nel Regno Unito, dall'altro si pone l'attenzione sull'effetto che potrebbe avere sui mercati soprattutto finanziari con il pericolo di ipotesi speculative contro il nostro paese, il cui sistema bancario è sempre 'fragile'.

Da più parti, intanto, vengono sollevate questioni che riguardano il referendum di ottobre e il ruolo che potrebbe avere la riforma Pensioni su questo decisivo appuntamento elettorale: secondo il quotidiano La Stampa, infatti, Renzi potrebbe pensare di spostare il tutto a novembre, in maniera tale da poter presentare prima la Legge di Stabilità con la riforma del sistema pensionistico. Insomma, la campagna elettorale potrebbe giocarsi proprio su questo punto. Infine, parleremo anche della situazione dei cosiddetti Quota 96 della scuola.

Nannicini, i sindacati e la riforma pensioni: ultime notizieoggi 20/07

Le ultime dichiarazioni di Tommaso Nannicini, sottosegretario di Renzi e docente bocconiano, lascerebbero intendere che tra il governo e i sindacati il confronto sia particolarmente positivo per quanto riguarda la riforma pensioni.

Nannicini si dice contento perché, dopo una prima fase interlocutoria, il confronto con i sindacati sta procedendo bene perché si sta iniziando ad affrontare il merito delle questioni. Secondo molti osservatori, le parole del sottosegretario entrerebbero già nel clima da campagna elettorale per il referendum di ottobre (o novembre): da parte dei sindacati, infatti, le ultime dichiarazioni, risalenti ad alcuni giorni fa, non erano così entusiaste e il pericolo è che tutto si risolva come sta accadendo con la riforma della scuola, dove il Miur, nonostante le remore dei sindacati, ha imposto la propria posizione sul nodo della 'chiamata diretta'.

Il timore è che tutto si risolva alla stessa maniera con i sindacati che se ne vanno dal tavolo delle trattative e il governo che procede lungo la sua strada senza vere concertazioni.

Brexit, referendum, esodati e Quota 96 scuola: ultime notizieriforma pensioni

Le ultime notizie sulla riforma pensioni non possono che risentire del dibattito intorno a due eventi particolari e 'unici' come il Brexit e il referendum costituzionale.

Per quanto riguarda il primo punto, il timore maggiore riguarda la tenuta del nostro sistema finanziario e la possibilità che risorse utili per le pensioni, il lavoro e il welfare in generale siano utilizzate per il salvataggio delle banche, qualora dovessero essere oggetto di manovre speculative. Il secondo punto sembra essere ancora più decisivo: il governo Renzi, nel timore di perdere il referendum e in caso di elezioni anticipate anche gran parte del proprio elettorato 'storico', potrebbe optare per un effetto propulsore dato proprio dalla riforma pensioni; secondo quanto riportato da La Stampa, infatti, soi starebbe andando verso uno spostamento della data per sfruttare l'effetto positivo della Legge di Stabilità che deve essere emanata entro il 20 ottobre.

Un'ultima questione – per dovere di cronaca – riguarda il ddl 3893 sull'ottava salvaguardia per gli esodati: i cosiddetti Quota 96 della scuola, praticamente scomparsi dal dibattito pubblico, accusano che anche all'interno di quest'ultimo provvedimento non vi sia alcuna misura per risolvere la loro situazione – questa categoria rappresenta gli 'esodati' del comparto scuola. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.