La notizia diffusa dal comunicato Stampa della Corte Costituzionale datato 12 luglio in merito alla prossima sentenza sulla vertenza dei precari è stato accolto con grande entusiasmo. Tuttavia non tutti i sindacati hanno interpretato le parole del comunicato allo stesso modo. Mentre Anief si è definita soddisfatta e ha parlato di sblocco dei ricorsi pendenti, la FLC CGIL è stata più prudente e ha invitato tutti ad attendere la sentenza ufficiale prima di esser certi del risultato ottenuto.

Precari della scuola: la Corte costituzionale da loro ragione, ma fine a che punto?

Dopo il comunicato della Corte Costituzionale sulla vertenza dei precari in merito all'abuso reiterato dei contratti a termine, Anief ha a sua volta emesso un comunicato in cui spiega che le anticipazioni sulla sentenza significano che ora “potranno sbloccarsi i ricorsi pendenti presso i tribunali del lavoro”, il che si tradurrà in risarcimenti per i precari docenti e ATA e la conseguente stabilizzazione. Visto che la Consulta ha dichiarato incostituzionale la Legge 124/99, Marcello Pacifico è decisamente positivo in merito alle prossime conseguenze dell'affermazione sulle cause aperte e da aprire. Più moderata, invece, è l'interpretazione della FLC CGIL.

Anche questo sindacato ha emesso un comunicato stampa in seguito a quello della Corte Costituzionale, mostrandosi prudente riguardo al suo contenuto e ricordando che per capire meglio il senso di quanto detto, occorre attendere dispositivo e motivazioni della sentenza. Perché se è vero che da una parte la Corte costituzionale ha sancito la illegittimità delle norme riguardanti le supplenze della Scuola italiana, dall'altra ha affermato che il piano straordinario ha dato una prima risposta per riparare a tali illegittimità.

Considerato questo, che fine spetta al personale docente che non è rientrato nel piano straordinario di immissioni in ruolo? Dal comunicato non è chiaro. Come non si comprende bene la posizione dei precari ATA, di cui viene solo accennato il diritto al risarcimento del danno.

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