Gli assegni familiari costituiscono un contributo economicoerogato dall’Inps ad alcune categorie di lavoratori, italiani, comunitari ed extracomunitari, e si differenziano dagli Assegni Nucleo Familiare (cosiddetti ANF) in quanto questi ultimi sono riservati ai dipendenti. Vediamo in cosa consistono e chi ne ha diritto.

Requisiti per richiedere gli Assegni Familiari

Hanno precedenza nell’erogazione degli assegni familiari innanzitutto i coltivatori diretti, i coloni ed i mezzadri. Seguono poi i piccoli coltivatori diretti e i titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ovvero commercianti ed artigiani.

Tutti i suddetti lavoratori possono richiedere un contributo economico (assegno) per ogni componente del nucleo familiare che risulta ‘a carico’ in quanto non economicamente sufficiente. Ne hanno diritto sia i cittadini Italiani che stranieri. Inoltre, la novità è che ne hanno diritto anche i familiari stranieri residenti nel proprio Paese di origine, come hanno precisato la recente sentenza n. 233/2016 emessa dalla Corte di Appello di Brescia e la sentenza n. 778/2016 del 4 agosto 2016 emessa da Tribunale di Brescia. Il principio è che gli assegni familiari spettano anche ai familiari di cittadini stranieri che non vivono in Italia, ma in altri Paesi, purchè ci sia una convenzione internazionale in materia di trattamenti familiari.

Chi viene considerato ‘a carico’?

Si considerano familiari a carico i figli anche se non conviventi con il richiedente, purchè non abbiano compiuto 18 anni; 21 anni se studenti della scuola dell’obbligo o apprendisti; 26 anni se studenti universitari oppure se invalidi di qualsiasi età. Anche il coniuge ha diritto a percepire questo tipo di assegni ed anche nell’eventualità in cui risulti separato ma a carico.

Altri soggetti per cui è possibile richiede l’assegno familiare sono i fratelli, i nipoti conviventi e gli ascendenti se il richiedente è un piccolo coltivatore diretto. Se la domanda viene fatta ‘con ritardo’ rispetto a quando sorge il diritto all’ottenimento degli assegni, si possono comunque ricevere gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni.

Come compilare la domanda?

Da alcuni anni è prevista la compilazione telematica da parte dei richiedenti (coltivatori diretti, mezzadri, coloni, artigiani, commercianti). Se il richiedente dispone del Pin Inps può inoltrare la domanda autonomamente collegandosi dal proprio computer sul sito web dell’Inps; oppure può inviare la domanda tramite i patronati o anche chiamando il Contact Center dell’Inps al numero verde 803164 (da rete fissa) ed il numero 06164164 (da cellulare). Nella domanda vanno indicati i dati anagrafici del richiedente, l’attività lavorativa e i suoi familiari. se il reddito del nucleo familiare (anche di un solo familiare) cambia, bisogna ripresentare i nuovi modelli di reddito.

A quanto ammontano gli importi degli assegni?

Gli importi degli assegni familiari variano a seconda della categoria lavorativa del richiedente e del beneficiario familiare a carico. Vengono corrisposti 8,18 euro al mese per i figli dei mezzadri, coloni e coltivatori diretti; 10,21 euro per coniuge e figli dei pensionati delle gestioni speciali; infine per gli ascendenti dei piccoli coltivatori diretti viene corrisposto appena € 1,21 al mese.