Tito Boeri, presidente dell'#Inps,da sempre impegnato atrovare soluzioni per racimolare soldi per le riforme nella previdenza,anche a costo di essere impopolare tra i politici. Questo perché va arovistare nelle loro tasche,ha pensato ad una novità inerente le #Pensioni, di cui ha parlato in un'intervista al Sole 24 Ore, al fine di aumentare gli assegniminimi di 500 euro al mese. Si tratta di una novità che regala il dolce ad alcuni, e il salato ad altri, che dovranno pagare il prezzo, dell'aumento ai pensionati più poveri, sulla loro busta paga, come?

Eccolo spiegato!

Boeri intende dare aumenti ma in base all'Isee

Secondo Boeri, per aiutare i pensionati più poveri, bisogna andare a prelevare le somme necessarie togliendoa coloro che non sono poveri, ma che beneficiano di indennità che non gli spettano. Il presidente dell'#Inps ha dichiarato che in 7 casi su 10 viene elargita anche a persone che non sono affatto disagiate, 'anche il marito o la moglie, del percettore di un ricco vitalizio, possono percepire la quattordicesima".

L'ultima trovata adesso è quella diaumentare le maggiorazioni sociali, prendendo come punto di riferimento l’insieme dei redditi familiari, o selezionandoi beneficiari usando l’Isee, ciò permetterebbe allo Stato dielargire un reddito minimo ai più poveri.

Boeri ha dichiarato dipensarla come Nannicini (sottosegretario alla presidenza del Consiglio),checrede che l'ampliamento della no tax area e l'aiuto a pensionati poveri, non sono due cose frapposte, se ci fossero le coperture si potrebbero realizzare entrambe.

Pensionati ultimi decennihannopensioni più alte

È stato evidenziato anche un altro dato.

Nell'ultimo decennio il reddito medio dei lavoratori dipendenti è rimasto fermo, mentre quello dei pensionati è cresciuto. Chi è in pensione oggi ha un reddito pari aoltre l’80% del reddito di chi lavora,decisamente un fatto positivo rispetto al passato, perché prima di dieci anni fa era meno del 70%. Così per il dirigente dell'Inps, dato che la pressione tributaria non può essere ridotta, sarebbe giusto darepiùsoldi a pensionati e lavoratori, e non solo a una delle due categorie.

Ora ci si chiede tale manovra, riguarderà davvero i redditipiù alti? Perché ci sono redditi, che non si possono considerare un ricco vitalizio. Eppure, per coprire gli ammanchi dell'ultima ora o per dare a chi sta male, da anni si fanno gravare le manovre sempre sui soliti, e non sono i più ricchi.I migliaia di disoccupati da anni senza ##Lavoro lo sanno, perché hanno persoil loro impiegoper i tagli finalizzati alle tante manovre portate avanti, e ancora oggi non sono rientrati nel mondo del lavoro, e non si sa se mai vi rientreranno. Adesso si vuole togliere, a coloro che li mantengono?

Sono sempre i soliti a pagare

Le manovre degli ultimi anni sono state un miraggio nel deserto, con gli 80 euro, da un lato si è dato dall'altro si è ripreso, basti pensare alla tassazione del risparmio degli italiani (peraltro uguale per tutti, sia per chi aveva in banca 10 mila euro, che per chi ne aveva 1 milione).

Per non parlare della diminuzione dei fondi agli enti locali,un'altra manovra che riduce i redditi dei soliti cittadini, che sono quelli che devono pagare il prezzo finale di tutto. Per dare a chi ha poco bisogna togliere a chi ha tanto, non a chi ha appena il necessario, la progressività in Italia è un concetto ormai abbandonato, basterebbe ricorrere ad essa per avere una vera giustizia sociale, ma partendo dai redditi veramente alti.

Non si possono considerare ricchi vitalizi, stipendi frutto di anni di sacrifici da #Pensioni da lavoro, ben venga questa proposta ma solo se va a colpire chi non li ha mai fatti questi sacrifici (35-40 anni di lavoro e contributi)e chibeneficia di Pensioni d'oro e stipendi davvero assurdi con la crisi esistente.Per saperele novità su pensioni , tasse e lavoro consultate le nostre news e volendo potete riceverle nella vostra mail cliccando sul tasto segui.