Novità in tema di riforma della Pubblica Amministrazione per l'assunzione dei nuovidirigenti: andrà in soffitta l'anzianità di servizio e conterà, soprattutto, il corso-concorso per la preparazione e la selezione al delicato incarico. In realtà, il corso-concorso è già attualmente previsto, ma ha trovato scarsa attuazione. Con la riforma che il ministro Madia sta mettendo a punto, il corso-concorso costituirà il canale prioritario per l'accesso airanghi della dirigenza delle amministrazioni pubbliche, mentre il classico concorso sarà riservato ad un numero modesto di posti, in primo luogo per la selezione dei già assunti come funzionari.
Riforma Madia 2016, come si accede da dirigente con il corso-concorso?
Con la riforma del pubblico impiego, in altre parole, non occorrerà più l'anzianità derivante dai molti anni di servizio per diventare capo delle amministrazioni: si potrà fare tutto molto più velocemente, nel giro di qualche anno dal termine degli studi universitari. Infatti, coloro che vinceranno il corso-concorso dovranno frequentare la formazione dedicata della Scuola superiore della Pa(Sna), al termine della quale potranno aspirare all'assegnazione presso un'amministrazione pubblica. L'inquadramento previsto è quello di funzionario-dirigente e durerà per un periodo di tre anni, al termine del quale, nel caso superamento con valutazione positiva, ciascun candidatodiventerà dirigente a tutti gli effetti.
Riforma pubblico impiego 2016: dirigenti e licenziamento
La conseguenza indiretta della nuova procedura di reclutamento dei dirigenti della Pubblica amministrazione consiste nella competizione che si instaurerà tra i nuovi dirigenti e quelli più anziani: infatti, tramite l'istituto dell'interpello, i primi potranno candidarsi a prendere il posto di quelli più esperti.Tuttavia, la nuova disciplina del pubblico impiego tuttora da definire, se da un lato facilita l'entrata dei nuovi dirigenti, dall'altro li sottopone a regole ferree in caso di valutazione negativa del proprio operato.
Infatti, se l'incarico dovesse essere revocato, il dirigente avrà un anno di tempo per trovarne uno nuovo, altrimenti verrà licenziato o, a scelta, dovrà accettare di essere retrocesso al ruolo di funzionario.