Balletto delle cifre per l'aumento di stipendio dei dipendenti statali in vista del rinnovo del contratto del pubblico impiego, ormai bloccato da diversi anni. L'attuazione della riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia andrà di pari passo con la nuova disciplina relativa al pubblico impiego: certamente l'aspetto più rilevante sarà quello dell'aumento delle retribuzioni dato che, nei sette anni di blocco, i livelli degli stipendi degli statali in alcuni casi sono scesi addirittura al di sotto di varie categorie dei dipendenti del privato.

Riforma Pubblica amministrazione Madia 2016: di quanto aumenteranno gli stipendi degli statali?

L'ultima ipotesi legata agli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici è quella riportata da Il Messaggero di oggi ed è legata al possibile tetto degli 80 euro, alla pari del bonus che Renzi ha concesso ai percettori di reddito fino a 26 mila euro lordi all'anno. Potrebbe trattarsi di una soluzione che potrebbeaccontentare in parte i lavoratori del pubblico impiego. Infatti, conti alla mano, la Cisl qualche giorno fa ha parlato della necessità di aumentare di 150 euro le buste paga dei dipendenti statali, mentre la Cgil ha basato il calcolo sui duecentoventi euro lordi mensili, pari a 132 netti.

Di certo, l'aumento di stipendio si andrebbe a collocare non solo al di sotto di quanto richiesto da due dei maggiori sindacati, ma anche un gradino più in giù dei centodieci euro mensili che sono stati accordati ad alcune categorie dei lavoratori privati ai quali è stato rinnovato il contratto.

Riforma Madia2016: e se gli stipendi aumentassero di 80 euro, come il bonus Renzi?

Sta di fatto che la riforma della Pubblica amministrazione dovrà tener conto che, nel rinnovare i contratti dei pubblici impiegati, i300 milioni di euro che il Governo Renzi ha messo sul tavolo della legge di Stabilità 2016 saranno insufficienti e necessiteranno di nuove risorse. E, in più, l'aumento di 80 euro per tutti i dipendenti pubblici andrebbe a scontrarsicon quanto detto finora dallo stesso ministro Madia che ha parlato di aumenti non per tutti e indistintamente, ma solo di incrementi legati al merito e ad un possibile tetto di reddito annuo.