"Superfluo ragionare sull'abilitazione; si rivedanopiuttosto le dinamiche delconcorso Scuola". Questo il monito lanciato dall'ADAM - Associazione Docenti Abilitati per Merito rispetto alledichiarazioni del ministro Gianninisull'enorme numero di bocciati delle ultime gare. L'invito è ben chiaro: è necessario che d'ora in poi si metta in discussione l'intera valenzadel concorso, con l'obiettivo primo di estirpare una volta per tutte il fenomeno delprecariato. Più di tutto, i rappresentanti dell'Associazione lamentano l'eccessiva lunghezza del percorso abilitativo e concorsuale, evidenziando come i docenti italiani vengano penalizzati rispetto a quelli di altri Paesi europei.

In Francia ad esempio, insegnanti "selezionati, formati e valutati" al pari degli abilitati TFA hanno accesso quasi diretto al ruolo. Con un occhio di riguardo proprio per il TFA, andiamo a esplicare la serie di incongruenze che intercorrono tra i vari step della carriera di un docente.

Le contraddizioni

Le richieste degli stessi candidati vertono sull'introduzione di un sistema che prenda in considerazione le specifichecompetenze didattiche e metodologiche, e non più soltanto le conoscenze teoriche. Di fatto, quesiti di questo tipo furono inseriti in via sperimentale nel 1983 e poi abbandonati in favore di ben più generici titoli da curriculum. Solo a titolo di esempio, agli insegnanti è oggi richiesta una conoscenza dell'inglese almeno intermedia (livello B2), mentre un tale requisito non figurava stranamente tra le prerogative degli scorsiTFA.

Dal canto suo, anche l'ADAM sottolinea come il TFA II ciclo si sia svolto con la piena consapevolezza delle incongruenze tra abilitazione e concorso scuola, e che a dispetto di ciò il Ministro non sia mai intervenuto. Ma quello della lingua non è certo l'unico elemento inedito per i nuovi abilitati. Nei giorni scorsi è stata la stessa Associazione a segnalare al Miur una serie di sostanziali contraddizioni, questa volta relative al famigeratoCLIL.

L'accesso ai corsi diContent and Language Integrated Learning è infatti stato precluso agli abilitati di seconda fascia, alla luce di ciò ancor meno stimolati a proseguire nello studio di una lingua straniera.

Concorso scuola 2016, candidati penalizzati dal tempo

Ancora, i docenti lamentano i tempi ristretti riservati alle prove scritte del concorso, presentatesi come veri e propri "stress test" a svantaggio di quanti sapevano ma hanno lasciato gran parte dei quesiti in bianco.

Per alcuni, le cause degliinnumerevoli disguidisono da attribuire direttamente al sistema di reclutamento della pubblica amministrazione, a sua volta danneggiato da una politica sbagliata che più di una volta ha chiuso gli occhi davanti alla precaria situazione lavorativa dei giovani insegnanti.Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.