Incapacità, incompetenza, pessima organizzazione di procedure informatiche stanno caratterizzando ogni giorno di più l'ultimo concorso docenti come una autentica sciagura ai danni di docenti colpevoli solamente di volere un contratto a tempo indeterminato. In molte regioni i ritardi nell'espletamento delle prove orali hanno fatto sì che per quest'anno non ci saranno immissioni in ruolo da graduatorie di merito. Ma in Campania succede che non vengano nemmeno pubblicate e che nessuna comunicazione in merito venga rilasciata da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale.

Il fenomeno della mancata pubblicazione delle graduatorie di merito ha creato la nuova categoria degli idonei fantasma.

La cronaca dei fatti

Un funzionario dell'ufficio regionale scolastico campano ha malamente risposto ad un gruppetto di idonei che legittimamente chiedeva di avere la graduatoria di merito per determinate classi di concorso dicendo di tornare in un altro giorno. Dopo la porta sbattuta in faccia ai docenti che si erano recati sul posto, l'atmosfera davanti all'USR Campania si è fatta incandescente. I docenti hanno chiesto l'intervento della Polizia che ha mandato sul posto la Digos e qualcuno ha chiamato anche la Stampa per denunciare quanto stava avvenendo. Sono arrivati i giornalisti del Mattino di Napoli che hanno intervistato i docenti infuriati per il trattamento riservato.

Le graduatorie nascoste

La mancata pubblicazione della graduatoria di merito è all'origine del contendere. Di fronte alla richiesta di conoscere gli esiti delle prove (nel caso specifico si tratta del francese) a molti era stato risposto che avrebbero avuto una e mail con la relativa comunicazione. I docenti autodenominatisi 'idonei fantasma'erano decisi ad andare fino in fondo ricorrendo se del caso anche alle querele.

La Digos confermava la possibilità di presentare regolare esposto alla Procura della Repubblica. La trasparenza innanzitutto veniva richiesta ai dirigenti che contrapponevano il principio di voler fare come gli pareva per ogni regione. Alla fine, dopo ripetute proteste e mentre l'assembramento di docenti aumentava, ha prevalso il buon senso e le graduatorie venivano pubblicate in serata, scongiurando così la mancata assegnazione di cattedre.