Le ultimissime news all'8 settembre sui lavoratori precoci e sulle Pensioni anticipate giungono dalla Festa dell'Unità di Torino tenutasi ieri, nella quale hanno preso parte, intervenendo assiduamente, sia il Ministro del Lavoro Poletti quanto il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano. Entrambi hanno parlato dell'importanza di riformare la Legge Fornero, che comprende troppi errori e necessita di alcuni cambiamenti immediati, anche se tutti sono consci del fatto che non sarà possibile stravolgerla. Le risorse a disposizione per il comparto previdenziale ci sono ma sono esigue, si stima che sarebbero quanto meno necessari 2 miliardi di euro per poter provare ad accontentare l'ampia platea di pensionati e lavoratori.

Ecco in dettaglio le ultime news emerse dalle parole di Damiano e Poletti, che hanno avuto come ascoltatori anche un nutrito gruppo di lavoratori precoci.

Pensioni anticipate e precoci, novità Poletti: gli incontri del 12 e del 21

L'obiettivo dice Poletti, appena inizia a parlare sul palco, è quello di garantire quanto prima una vita dignitosa a lavoratori e pensionati poveri. Molti i temi caldi che verranno discussi nei prossimi tavoli di confronto del 12 e del 21 settembre: dall'aumento dellano tax area, all'abolizione della tassa sulla prima casa e dell'IRAP. Sul piatto anche la pensione anticipata attraverso l'APE, assegno pensionistico anticipato, l'abolizione delle ricongiunzioni onerose, ritenute assolutamente ingiuste da Poletti, incremento della quattordicesima.

Applausi scroscianti giungono dai lavoratori quando il Ministro dice convinto chela legge Fornero "è stata fatta male, e occorre rendere più flessibile la possibilità di andare in pensione". Stando però attenti a non creare altro debito pubblico. I precoci non vengono menzionati né tanto meno la quota 41, per questa ragione iniziano a rumoreggiare dalle prime file.

Interviene Damiano a sedare il pubblico.

Pensioni precoci e anticipate, news: Damiano a Poletti 'ecco le misure prioritarie'

I “Quarantunisti”, coloro che hanno già alle spalle 41anni di contributi e con questo nome entrati nell'agenda politica del Governo, rumoreggiano dalle prime file, il Ministro Poletti passa la parola a Cesare Damiano, che esorta i precoci alla calma "siamo venuti per ascoltare, vi invito a rispettare le regole del dialogo democratico".

Poitorna a parlare di flessibilità e della sua proposta di legge 857di cui è primo firmatario. Si dice orgoglioso dei passi fatti in questi tre anni col Governo "Tre anni fa abbiamo portato questi argomenti e siamo stati derisi, ora è in agenda del governo Renzi. Sono orgoglioso di questo passo in avanti grazie alle vostre battaglie". Poi torna ad incalzare il Governo, riferendosi direttamente a Poletti e dice: "Occorre fare un po’ di debito per investire sull’agenda sociale". Non avrebbe senso, prosegue Damiano, inserire meno di 2 miliardi per il primo anno e occorrerà anche confermarli gli anni successivi. A questi fondi vanno aggiunti quelli già esistenti per l'ottava salvaguardia e quelli per permettere il prolungamento della sperimentazione dell'opzione donna.

Il riferimento per ora è alle nate nell'ultimo trimestre 57-58, occorre altresì tutelare i lavori usuranti. Per quanto concerne l'APE i disoccupati e coloro che svolgono mansioni usuranti devono poterci accedere a costo zero. Inoltre conclude Damiano, vanno eliminatele penalizzazioni per i lavoratori precoci che vanno in pensione prima di aver compiuto 62 anni d'età. Secondo Damiano su un punto non si dovrebbe più discutere: "chi ha dai 58 ai 62 anni ed ha cominciato a lavorare a 14 anni, deve poter percepire l’intera pensione"

Molti i temi caldi di questo confronto, i precoci abbastanza soddisfatti dell'intervento di Damiano, fanno presente su Facebook che lotteranno fino alla fine, con tutte leloro forze ed in ogni dove, per ottenere la Quota 41 per tutti.