Conti in tasca la pensione anticipata che verrà proposta ai contribuenti dal Governo Renzi comporterà, in ogni modo, un taglio dell'assegno, variabile in base all'importo della mensilità e deglianni che si decide di anticipare. L'uscita flessibile fino a tre anni prima della pensione di vecchiaia, all'età di 63 anni, sarà più vantaggiosa per le categorie in difficoltà, come esodati, disoccupati, persone invalide e lavoratori che siano impiegati in attività usuranti. Ma la penalizzazione sarà sempre applicata alla pensione, di lieve entità per tutto il periodo del prestito pensionistico, ovvero dall'uscita da lavoro in anticipo fino alla pensione di vecchiaia, di ben altro spessore dal momento in cui si inizierà arestituire il prestito.

Pensioni anticipate 2016, i tagli per esodati e assegni di 1000 euro

L'inserto economico del Corriere della Sera ha fatto un calcolo su quanto può arrivare a costare la pensione anticipataperun lavoratore dipendente, non più occupato dall'età di sessant'anni, con una pensione netta prevista alla vecchiaia di mille euro. Per il lavoratore esodato nato nel 1952, con pensione prevista a 66 anni e sette mesi, l'anticipo di diciannove mesi (a 65 anni) comporterebbe una perdita di appena 3 euro fino alla vecchiaia per i minori contributi versati per l'uscita anticipata. A partire dalla vecchiaia il taglio si attesterebbe sugli 82 euro per la rata di rimborso del prestito pensionistico,dando per scontato che con l'Ape, Renzi accolli le spese per gli interessi e la percentuale assicurativa a bilancio dello Stato.

Anticipo pensionistico 2016, quanto costa anticipare l'uscita da lavoro

Il rimborso del prestito pensionistico è più oneroso per anticipi maggiori: i contribuenti esodati, inoccupati, usuranti o invalidi nati nel 1953 che anticipino di trentacinque mesi, si ritroveranno una pensione di 974 euro fino alla vecchiaia e di 832 euro nei venti anni di rimborso del prestito.

Ancora più evidente è la decurtazione dell'assegno per i nati nel 1954 che usufruiscano della pensione anticipata di quarantasette mesi: a fronte di una perdita iniziale di 39 euro (961 euro per tredici mensilità), alla restituzione del prestito la pensione scenderà a 773 euro, con una perdita di 227 euro.