Sono giorni di fuoco in ottica riforma della previdenza. Le ultime news sulle pensioni aggiornate ad oggi 20-09-2016 si rifanno da un lato al prepensionamento sotto forma di APE che dovrebbe vedere la luce con la prossima Legge di Stabilità e dall’altro alle possibilità novità sulle Pensioni per i precoci, per i quali si potrebbe prevedere una soluzione ristretta a pochi (la Quota 41 rimane sullo sfondo ma diventa sempre più improbabile). Nonostante la misura non sia ancora ufficiale, a far discutere e non poco è la manovra legata all’APE, in merito alla quale un pezzo pubblicato dall’Espresso mette in luce quella che ha tutti i contorni di una vera e propria truffa comminata ai danni dei pensionati.

Inutile girarci intorno o usare mezze parole, sono i numeri a parlare chiaro. Renzi, che fai?

Notizie pensioni oggi 20 settembre 2016: prepensionamento APE, la misura farà arricchire banche ed istituti di credito, Renzi fa ancora il furbo

Come sottolineato in apertura, le ultime news sulle pensioni aggiornate ad oggi 20 settembre 2016 si rifanno al prepensionamento tramite APE che dovrebbe vedere la luce con la prossima Legge di Stabilità. L’idea è quella di concedere a chi abbia più di 63 anni di andare in pensione con uno sconto di 3 anni e 7 mesi rispetto ai requisiti Fornero il tutto però a patto di un prezzo enorme. Chi sceglierà l’APE infatti dovrà sottoscrivere un prestito ventennale che renderà sotto forma di trattenute dirette sull’assegno previdenziale.

Quanto perderà? Il calcolo è semplice. Anticipando di un solo anno il pensionato x perderà il 5%, con tre anni e sette mesi di anticipo dirà addio al 18% della pensione, stima alla quale bisogna aggiungere il costo dell’assicurazione che sarà necessario sottoscrivere a favore delle banche nel caso in cui il pensionato di turno non sopravvivesse ai 20 anni di rimborso.

Insomma, chi adotterà l’APE perderà intorno al 25% della propria pensione. Facciamo l’esempio di un pensionato, Giorgio, che percepisce 1.000 euro al mese di pensione. Sfruttando l’APE perderà circa il 25% dell’assegno per i successivi 3 anni, dunque 3mila euro ogni anno. Alla fine dovrà rendere circa 60mila euro a fronte di un prestito di nemmeno 40mila.

Gli oltre 20mila euro rimanenti saranno suddivisi fra banche e assicurazioni per le quali si annuncia un guadagno pulito e certo dato che sia l’INPS che lo Stato offrono una doppia garanzia circa i termini di solvibilità dei pensionati. Renzi, questa sarebbe la misura che serve all’Italia per risolvere i problemi legati alla riforma delle pensioni? Noi crediamo di no.

Pensioni precoci oggi 20 settembre 2016: Quota 41 in forte dubbio, si pensa ad uno sconto

Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 20 settembre 2016 non paiono certo più rosee. In attesa dell’ultimo meeting pre Stabilità in programma per domani fra governo Renzi e sindacati, inizia a farsi spazio l’idea di una misura prevista a vantaggio di una platea ridotta.

Su che base Renzi and co distingueranno i presunti precoci da quelli veri e meritevoli di essere considerati non è ancora dato sapere. Stando a quanto anticipato dall’ANSA si starebbe pensando di fissare l’uscita dal lavoro a 41 anni e 10 mesi con uno sconto di circa un anno sui requisiti attuali. La manovra pro precoci invece potrebbe interessare solo chi potrà dimostrare di avere lavorato almeno 3 anni prima dei 18. Quanti lavoratori potranno rientrarvi? Quanti prima dei 18 anni avevano un vero di contratto di lavoro? Forse era meglio il governo Renzi improntato al non agire, quello che vorrebbe fare qualcosa rischia di fare più danni che altro. Per quanto riguarda la Quota 41 invece, lo Stato dovrebbe sborsare 3 miliardi di euro per realizzarla. Forse troppi. E voi che cosa pensate? Dateci il vostro parere pubblicando un commento sotto al pezzo!