Le maggiori difficoltà per la riforma delle Pensioni del Governo Renzirelativa all'uscita anticipata dal lavoro è quella di andare incontro alle necessità dei precoci che abbiano già maturato la quota 41. Il nodo da sciogliere, infatti, è stato sottolineato ieri dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: per consentire la flessibilità in uscitaa chi ha iniziato a lavorare prima della maggiore età occorrerebbe un grosso sforzo dello Stato. Da qui i dubbi sulla fattibilità di portare avanti la richiesta di Damiano di consentire l'uscita flessibile dei precoci.
Pensioni anticipate dei precoci: quanti sono i quota 41?
I numeri dei precoci saranno discussi nel tavolo politico in programma mercoledì 21 settembre 2016 tra Governo e sindacati. Secondo i dati dell'Inps, infatti, sarebbero più o meno tre milioni e mezzo i lavoratori che hanno iniziato a contribuireprima del compimento dei diciotto anni. Allo stato attuale della normativa previdenziale, questi contribuentipotrebbero sperare nella pensione anticipata con quarantadue anni e dieci mesi di contributi previdenziali per gli uomini, quarantuno e dieci mesi per le donne. Ovviamente, non tutti i lavoratori precoci calcolati dall'Istat hanno maturato la quota 41 e, men che meno, la possibilità di andare in pensione anticipata: fatto sta che, secondo le ultime stime rese note, sarebbero più di80 mila i contribuenti con 41 anni di versamenti.
Pensione precoci 2016: qual è l'assegno medio per l'anticipata?
Stando a queste cifre sui precoci, la spesa da inserire a bilancio dal Governo diverrebbe insostenibile. Infatti, secondo i calcoli dell'Inps, la sola pensione anticipataa quota 42,10 comporterebbe un assegno mensile medio di mille e ottocento euro per ciascun lavoratore.
Se tale importo venisse rapportato aiventidue mesi di distanza tra la quota 41 e il successivo step della pensione anticipata attuale (quota 42,10) più la tredicesima, si andrebbe ben oltre ai tre miliardi di euro di spesa. Pertanto, per dimezzare la platea dei possibili beneficiari della quota 41, è possibile che i lavoratori precoci debbano poter vantare non almeno uno come finora ipotizzato, ma non meno di due anni di contributi versati prima dei diciotto anni oppureoccorreràalzare la quota a 41 anni e dieci mesi.