Il rinnovo dei contratti è un altro punto dolente della Scuola (ma non solo). Renzi & co hanno spesso parlato di sbloccare la situazione, ma la realtà è ben lontana da quanto promesso. Nonostante si attenda da 6 anni uno sblocco e nonostante la Corte Costituzionale abbia emesso una sentenza nel giugno 2015 in cui dichiara illegittimo tale blocco, ancora la luce non si vede all'orizzonte. Se poi vogliamo essere precisi, proprio il contratto della scuola nel corso degli ultimi anni è stato particolarmente 'attaccato'. Si potrebbe parlare della modifica delle fasce degli scatti di anzianità, o del congelamento dell'anno 2013 ai fini dell'avanzamento di carriera, o ancora del blocco dell'aggiornamento della vacanza contrattuale.

Insomma, tutte scelte che non sono certo andate a favore del personale della scuola. Ma dato che Renzi si dice così attento al mondo della scuolae al suo personale, come mai tralascia proprio una cosa importante come il rinnovo contrattuale? Date le tante risorse stanziate per formazione, auto-formazione, merito, ecc..., come mai le risorse per il rinnovo del contratto non si trovano? E come mai una sentenza della Suprema Corte viene così sfacciatamente ignorata, ad oltre un anno di distanza?

Rinnovo contratti scuola: c'è molto da sistemare

A intervenire sul mancato rinnovo dei contratti pubblici, e quindi anche della scuola, è stata la FLC CGIL, che in un comunicato stampa ha rivelato che la nota di assestamento di bilancio emanata dal Consiglio dei ministri non contiene nessun riferimento a risorse destinate al rinnovo del contratto nazionale.

La definisce 'l’ennesima presa in giro di questo governo' che al contrario di quanto dice, non valorizza la professionalità dei dipendenti pubblici e non migliora le loro condizionai salariali. Il nuovo contratto della scuola dovrà risolvere diverse ambiguità, in riferimento a orario di lavoro, ferie, permessi retribuiti, tempo da dedicare alla formazione e altro ancora.

Si tratta di un lavoro impegnativo, che probabilmente non vedrà luce prima del prossimo anno. Ma considerato che esiste una sentenza, riferisce il sito La Tecnica della Scuola, i lavoratori dovrebbero avere diritto agli arretrati a partire da giugno 2015.

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