La situazione del cosiddetto 'precariato' della scuola è particolarmente difficile e il governo Renzi non riesce a trovare la quadra. Innanzitutto, le assunzioni da GaE (Graduatorie ad Esaurimento): il ministro Giannini ha detto di recente che queste graduatorie non verranno mai riaperte, mentre sono ancora in atto (e sono state rinviate le sentenze) i contenziosi dei docenti PAS e TFA che hanno fatto ricorso per la loro riapertura. Poi, le assunzioni da concorso scuola 2016: ci sono regioni, come la Sicilia, in cui più del 90% dei vincitori ha visto 'scomparire' le cattedre, anche in Campania e, in generale, nel resto del Sud la situazione è 'drammatica'.

Infine, le assunzioni per il precariato storico nelle GI (Graduatorie d'Istituto): quale sarà il futuro di coloro che non sono in GaE, non hanno vinto il concorso scuola 2016, ma insegnano da anni (compreso quest'anno) nella scuola pubblica italiana? L'idea è quella di una grande manifestazione nel mese di novembre.

Manifestazione nazionale per assunzioni GaE, concorso scuola e precariato storico

Il tam-tam per questa manifestazione nazionale che vedrebbe coinvolte tutte le tipologie di docenti che caratterizzano la complessa costellazione del precariato italiano è partito dal sindacato Anief. Nel comunicato – che è possibile leggere per intero su OrizzonteScuola – si sottolinea come circa l'80% dei supplenti che sono stati chiamati quest'anno provengono dalle Graduatorie d'Istituto, per non dire che ad insegnare sono spesso docenti con la semplice MAD (Messa a Disposizione).

La richiesta dell'Anief è chiara: un piano di assunzioni, dilazionato nel tempo, per tutti i docenti che si trovano, non solo nelle GaE, ma anche nelle GI; in questo senso, l'idea sarebbe quella di lanciare una grande manifestazione nazionale a Roma nella quale dovrebbero trovarsi riunite tutte le categorie che formano il precariato, dai docenti in GaE a quelli in GI, da quelli con abilitazione TFA a quelli con abilitazione PAS, dai vincitori del concorso scuola 2016 a quelli che non l'hanno passato. Il tutto mentre si parla di un possibile taglio di 40mila cattedre con la prosecuzione della sperimentazione suilicei quadriennali.Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.