La legge per ora sembra chiara e nessuno senza abilitazione può chiedere di essere ammesso al concorso Scuola 2016. Peccato per il considerevole numero di ricorrenti che avevano iniziato una battaglia legale con Anief. Sono laureati, dottori di ricerca, docenti di III fascia, precari che ogni anno ricevono incarichi di supplenza, e che oggi esprimono la delusione sulla pagina facebook “Ricorso Anief concorso docenti 2016”.
Il TAR Lazio aveva rigettato l’istanza cautelare per l’ammissione al concorso scuola 2016
La possibilità di poter partecipare al concorso docenti 2016, si era già dissolta quando il TAR Lazio, all’esito dell’udienza dello scorso 9 giugno, a dispetto di quanto chiesto dall’ANIEF, ha respinto con ordinanza l’istanza cautelare per l’ammissione al concorso con riserva, dei laureati e dei dottori di ricerca esclusi, sul ricorso numero di registro generale 4707 del 2016, presentato contro il Miur.
A seguito di tale ordinanza, il sindacato comunicava la necessità di promuovere appello in Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato respinge la domanda di partecipazione al Concorso 2016
Dopo l’ordinanza del Tar Lazio, molti ricorrenti, certi delle ragioni e dei diritti, decidevano di aderire all’appello in Consiglio di Stato dei Laureati e Dottori di Ricerca, esclusi dal concorso scuola2016, aderendo all’area riservata del sito Anief. Ma nei giorni scorsi i ricorrenti vengono informati, tramite e-mail, che il Consiglio di Stato, in fase cautelare, lo scorso 16 settembre, aveva respinto, su alcuni ricorsi pilota, la domanda cautelare di partecipazione al Concorso 2016 dei candidati laureati-dottori di ricerca non abilitati.
Precisando che il Consiglio di Stato, in quel caso, ha comminato ai ricorrenti una pesante condanna al pagamento delle spese legali. Tali provvedimenti di rigetto, rappresentano un precedente rilevante per la fase cautelare che, evidentemente, non è possibile ignorare.
Per questo motivo, l'Anief decide di informare, il considerevole numero dei ricorrenti, specificando tre opzioni tra cui scegliere, e da comunicare tramite e-mail, entro il 10 ottobre, prima dell'udienza cautelare:
- Rinunciare alla sola fase cautelare innanzi al Consiglio di Stato, proseguendo l'azione legale in attesa della discussione nel merito del ricorso innanzi al TAR, (finalizzato soltanto all’annullamento della intera procedura selettiva, con un costo aggiuntivo di 100 Euro).
- Rinunciare alla fase cautelare innanzi al Consiglio di Stato e anche al ricorso di merito innanzi al TAR.
- Procedere con la fase cautelare innanzi al Consiglio di Stato; con conseguente assunzione di responsabilità per l’eventuale statuizione sulle spese di lite.
In attesa che venga fatta chiarezza, c’è già chi pensa di fare ricorso all’ANIEF
I ricorrenti non ci stanno, ed esprimono tutta la loro delusione e il loro disappunto, sulla pagina facebook “Ricorso Anief concorso docenti 2016”.
Nel gruppo sopracitato è possibile leggere svariati post e commenti. C’è chi lamenta che il ricorso nasceva con l’intento di essere ammessi al concorso scuola2016e non per annullare l’intera procedura selettiva. Un utente commenta “ll ricorso io lo farei all'Anief a questo punto che ci ha Spolverato 150,00 euro, nel migliore dei casi, trascinandoci in una situazione che nessuno aveva messo in conto.!!!!! Non ritengo giusto ricorrere per fare annullare un concorso per il quale c'è gente che ha studiato. Il fine era quello di essere ammessi, non di vanificare le possibilità per tutti”. C’è addirittura chi propone di avere un rimborso per danni morali, un utente scrive: “D'accordissimo, organizziamoci tutti insieme per farci sentire, dovremmo avere rimborso per i danni morali!!”. Nel frattempo, fra i commenti sui social e per strada, è palpabile lo sconforto, e il desiderio di ottenere l’abilitazione per l’insegnamento in altri paesi dell’Unione Europea.