Saranno circa centomila i contribuenti italiani che nel 2017 potrebbero beneficiare della pensione anticipata con il prestito, in via di definizione dal Governo Renzi. E' quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi, 10 ottobre 2016, in merito alle misure in arrivo sulle Pensioni chesaranno contenute nella legge di Bilancio, confermando il quadro delle riforme già precedentemente discusso. E' probabile che Governo e sindacati tornino ad incontrarsi giovedì prossimo per definire gli ultimi dettagli: occorrerà, in particolare, discutere sulla possibile riduzione da 2 a 1,5 miliardi di euro delle risorse stanziate dal Governo per le pensioni per il 2017.

Ape di Renzi, pensione anticipata e quota 41 per i precoci: quale scegliere?

Proprio la retromarcia sulle risorse destinate alle pensioni, rispetto a quanto annunciato dal ministro Poletti una settimana fa, potrebbe essere il nodo più insidioso da sciogliere nelle trattative: ad oggi, sono previsti settecento milioni per l'allargamento delle quattordicesime e 260 per la copertura della no tax area per i redditi fino a 8.125 euro all'anno. Il sostegno alle pensioni anticipate con Ape riguarderà, invece, quei lavoratori che, per i motivi più vari, desiderino l'uscita da lavoro prima rispetto alla vecchiaia. Ma chi è nato nei primi anni '50 si potrebbe trovare di fronte ad una rosa di possibili scelte circa la flessibilità in uscita: oltre all'anticipo pensionistico di Renzi, infatti, con un numero elevato di anni di lavoro, si potrebbe accedere alla pensione anticipata con quarantadue anni e dieci mesi di versamenti (le donne possono andarci con un anno in meno), oppure beneficiare della quota 41 prevista per i lavoratori precoci a determinate condizioni.

Pensioni anticipate 2016 con prestito: conviene la scelta?

Nel numero dei centomila contribuenti sostenuti dalle risorse governative che potrebbero uscire con la pensione anticipata di Renzi non si include, tuttavia, chi nel 2017 avrà tra i 61 ed i 63 anni di età ed almeno venti anni di contributi: per questi lavoratori sarà possibile ricorrere all'anticipo pensionistico con pagamento del prestito ottenuto per l'anticipo nei due decenni successivi alla pensione di vecchiaia. Per il Governo Renzi quest'ultima misura previdenziale è la meno onerosa: si tratterà, però, di verificare quanto appeal avrà sui futuri pensionati.