Dal pacchetto della riforma Pensioni alla spinta per gli investimenti privati e pubblici fino allo stop all'aumento dell'Iva (Imposta sul valore aggiunto). Sono questi alcuni degli interventi diretti a famiglie, lavoratori e imprese, che l'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi inserirà nella legge di Stabilità 2017 che sarà varata sabato prossimo (15 ottobre). La manovra finanziaria dovrebbe essere complessivamente da 22,5 miliardi di euro, secondo le ultime notizie che trapelano da Palazzo Chigi e vengono rilanciate dall'Ansa. Altri due miliardi dovranno servire invece per coprire le spese di provvedimenti già adottati.

Misure che, secondo le previsioni governative, condurranno la crescita all'1% pieno.

Il pacchetto pensioni nella manovra finanziaria: dall'Ape alla no tax

Tra le misure più attese quelle che riguardano la riforma pensioni che dovrà in qualche modo rimediare ai guasti della legge Fornero introducendo nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata. Con l'Anticipo pensionistico, conosciuto anche come Ape, si potrà uscire dal lavoro sino a tre anni e sette mesi prima rispetto ai requisiti anagrafici attualmente richiesti dalla legge Fornero. In questo caso la penalizzazione sulla pensione anticipata, secondo quanto ha spiegato il premier Renzi, sarà inferiore al 5%.

Resta ancora da definire la platea della cosiddetta Ape social rivolta alle categorie disagiate e alle persone impegnate in lavori particolarmente gravosi, una nuova definizione diversa da quella di lavori usuranti.

Ancora da capire se ci sarà spazio per Quota 41 e Opzione donna 2018

Un altro nodo da sciogliere nel quadro della riforma pensioni targata Renzi è quello delle ricongiunzioni gratuite, e non più onerose per i lavoratori, di contributi previdenziali versati negli anni in diversi enti di previdenza.

Per quanto riguarda le pensioni minime, dovrebbe essere estesa la 14esima ad oltre tre milioni di pensionati, secondo quanto si apprende da Palazzo Chigi. A proposito della no tax area pensionati, invece, dovrebbe essere equiparata per tutti i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro). Dovrebbe essere confermata l'ottava e definitiva salvaguardia degli esodati, mentre si resta ancora in attesa di capire se potrà essere prorogata fino al 2018 l'opzione donna e se ci siano margini di manovra per concedere ai lavoratori precoci di andare in pensione con la quota 41 di anzianità contributiva a prescindere dall'età anagrafica.