Mentre si resta ancora in trepidante attesa della definizione del piano di riforma Pensioni del Governo Renzi sul quale è stato già sottoscritto nei giorni scorsi un verbale di intesa con le organizzazioni sindacali anche se approfondimenti sono ancora in corso, il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo incalza l'esecutivo sulla proroga sino al 2018 di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici e boccia l'Anticipo pensionistico di Renzi che è, secondo i deputati grillini, "l'ennesimo favore alle banche", visto che l'Ape non è altro che un prestito pensionistivo erogato dal sistema bancario e assicurativo e controllato in qualche modo dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale che attualmente è presieduto dall'economista bocconiano Tito Boeri.

Il Movimento 5 stelle insiste sulla proroga di Opzione donna fino al 2018

Con un'interrogazione parlamentare inviata al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, i parlamentari pentastellati della commissione Lavoro della Camera, che peraltro hanno già votato contro la nota di aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza) proprio per i limiti del piano di riforma pensioni formulato dal governo, ricordano che per i biennio 2016/17 dal Governo Renzi sono stati stanziati 209milioni di euro per la proroga dell'Opzione donna e sottolineano nell'interrogazione che è già presente "un'apertura normativa - spiegano i portavoce M5s in Parlamento - a proseguire la sperimentazione oltre il 2015".

I deputati grillini sollecitano dunque al Governo Renzi di intervenire sulla questione vedendo di capire con certezza, intanto, quali siano le effettive uscite con la formula Opzione donna per valutare con i dati esatti se ci siano i margini per una ulteriore proroga, come tra l'altro chiede anche la minoranza interna del Partito democratico a partire dal presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano.

Interrogazione parlamentare presentata al ministro del Lavoro Poletti

I pentastellati, facendo riferimento ai dati diffusi dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale, spiegano che "le adesioni per quest'anno - scrivono nell'interrogazione a Poletti - sarebbero ferme a 17.400". Questi i dati dell'Inps sui quali sta lavorando l'esecutivo per capire se sia possibile prorogare ulteriormente questa soluzione previdenziale per la pensione anticipata delle donne.

"Se i costi dovessero rivelarsi inferiori alle attese - scrivono i parlamentari del Movimento 5 stelle in una nota - ci auguriamo che prosegua il monitoraggio nella prossima legge di Bilancio". L'auspicio dei grillini è che "grazie alle risorse residue certificate dal cosiddetto contatore - spiegano a proposito del contatore ad hoc per Opzione donna - sia esteso l'accesso a questo regime anche sottolineano - alle nate nel quarto trimestre del 1957".