Da diverse settimane il governo ha varato la manovra economica per il 2017, nella quale è stato inserito il tanto discusso Ape, ovvero un sistema pensionistico per coloro che abbiano raggiunto i 63 anni di età, basato su di un 'mutuo previdenziale', che il pensionato dovrà impegnarsi a restituire entro vent'anni dalla sua erogazione. Tale sistema pensionistico, che più che previdenziale, sarebbe più corretto definire 'finanziario', vista la sua natura mutuataria, prevede anche quello che è stato definito Ape Social.

Che cos'è l'Ape Social ed a che e' indirizzato?

L'Ape Social è indirizzato a tutti coloro che si ritrovino in queste situazioni:

  • Lavoratori in stato di disoccupazione che abbiano esaurito tutti gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi;
  • Lavoratori disabili, ai quali è stata riconosciuta una capacità lavorativa ridotta almeno del 74%;
  • Soggetti impegnati nell'assistenza di un familiare di primo grado da almeno sei mesi, affetto da disabilità, con capacità lavorativa ridotta del 74%.

I lavoratori che si trovino in queste condizioni, possono accedere all'Ape Social, a patto che abbiano raggiunto l'età anagrafica di 63 anni e l'anzianità contributiva di almeno 30 anni. Di tale sistema, possono beneficiare anche le seguenti categorie di lavoratori:

  • Lavoratori impegnati in attività lavorative usuranti, quali ad esempio: portatori di mezzi pesanti, maneggiatori di macchine ed attrezzature pesanti, infermieri soggetti a turnazione, operatori ecologici, addetti alle pulizie non qualificati, operai dell'edilizia, facchini e trasportatori di merci pesanti.

I lavoratori impegnati in tali lavori, potranno accedere all'Ape Social, a patto che abbiano raggiunto l'età anagrafica di 63 anni, un'anzianità contributiva di almeno 36 anni e che abbiano svolto una di queste attività negli ultimi sei anni lavorativi.

L'Ape Social, sostanzialmente, differisce dall'Ape Volontaria e da quella Aziendale, per un motivo: mentre per le altre due categorie di Ape, il pensionato si ritroverà a dover restituire il prestito, per l'Ape Social non è prevista la restituzione del mutuo, ovvero, il lavoratore percepirà un prestito e la sue rate pensionistiche potranno essere considerate una vera e propria pensione. Chi invece si avvarrà dell'Ape Aziendale o Volontaria, dovrà considerare la sue rate pensionistiche, come un vero e proprio mutuo da rifondere entro vent'anni dall'ottenimento dello stesso.